La città di Aosta non è stata inclusa nell’elenco dei 29 comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana ad alta presenza di turisti stranieri, che possono accedere ai contributi a fondo perso, per le attività commerciali operanti nei centri storici, stanziati dal Decreto Agosto del Governo. A spiegare l’esclusione del capoluogo regionale è stato questa mattina l’Assessore regionale al Commercio, Jean-Pierre Guicharadaz, rispondendo ad un question time del gruppo Lega Vda.
Come previsto dal decreto, i comuni beneficiari dei contributi dovevano aver registrato prima dell’emergenza sanitaria presenze turistiche di cittadini residenti in paesi esteri in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti negli stessi comuni. Condizione in cui non si trova Aosta, dove sono state registrate 91.968 presenze straniere contro 88.318 italiane.
Per questo la Lega VdA, come annunciato in aula dal consigliere Paolo Sammaritani, ha collaborato con i colleghi del gruppo del Movimento in Senato alla stesura di un emendamento, che è stato depositato nella serata di lunedì. “Una norma ad hoc” ha sottolineato Sammaritani.
L’emendamento stabilisce che “il contributo è in ogni caso riconosciuto ai soggetti esercenti di attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico, svolte nelle zone A o equipollenti del Comune di Aosta”.
Interviene anche il Senatore Lanièce
Sul tema interviene anche il Senatore valdostano con un Tweet
Rispetto al tema dei contributi a fondo perduto delle attività commerciali dei centri storici ho appena interloquito con il Governo che mi ha assicurato il massimo impegno,nei prossimi provvedimenti economici,per ristorare anche le necessità della città di Aosta @albertlaniece
— Albert Lanièce (@albertlaniece) November 18, 2020