In edicola dal 5 dicembre, quest’anno il 110° numero del “Messager Valdôtain” si colloca in un contesto gravemente connotato, anche per la Valle d’Aosta, dal dilagare della pandemia di Covid-19.
Una “finestra aperta sull’attualità”, il Messager 2021 apre la sequenza degli articoli che contornano la cronaca dei singoli comuni della Valle con l’inserto dedicato alla parrocchia di Ollomont, importante polo minerario nella prima metà del ’900 e oggi interessante meta turistica. Particolarmente numerosi gli anniversari: i 200 anni dalla nascita di re Vittorio Emanuele II di Savoia, il cui ricordo resta legato alla Valle d’Aosta per i soggiorni di caccia nelle valli di Champorcher, Cogne e Valsavarenche; la fondazione, 150 anni or sono, della Petite société alpine de Cogne cui si deve – malgrado i soli tre anni di attività – la pubblicazione di un’opera di grande fortuna, “La géographie du Pays d’Aoste”; ma anche i 65 anni di attività del giardino botanico Paradisia, fondato a Valnontey nel cuore del Parco del Gran Paradiso, e che ospita più di mille specie di piante e fiori alpini da tutto il mondo.
A questo si aggiungono tre quarantennali: quello del Tg regionale, la pubblicazione di “Nouvelles d’Avise” fondata da Arturo Jacquemod e i 40 anni di attività dell’AVAS, Association Valdôtaine Archives Sonores, che nella sede di Maison de Mosse ospita filmati, registrazioni, materiale fotografico e un museo permanente della storia delle telecomunicazioni.
Anche il ricordo di tre personalità di spicco trova spazio nelle pagine dell’almanacco: un ritratto, nel 75° anno della morte, del colonnello dei carabinieri Edoardo Alessi, conosciuto come comandante partigiano Marcello, ucciso a Sondrio il 26 aprile 1945 da fascisti sbandati; un omaggio, nel 10° anniversario della morte, all’opera del professor Lino Colliard, già direttore dell’Archivio Storico Regionale e del canonico Aldo Perrin, direttore dal 1960 della Tipografia Valdostana, che fece ingrandire e modernizzare con apparecchiature idonee alle nuove tecniche di stampa, direttore, dal 1982, dello stesso “Messager Valdôtain”.
Di modernizzazione invece si parla anche in due articoli di attualità che illustrano, l’uno i requisiti dei nuovi treni bimodali acquistati dalla Regione, in grado di viaggiare anche su linee elettrificate, e l’altro dei sofisticati impianti di sicurezza installati nel tunnel del Monte Bianco, punto di riferimento a livello mondiale dopo il tragico incendio del 1999.
Oltre ai numerosi contributi i lettori troveranno, come sempre, le pagine di cronaca riservate agli eventi che hanno contrassegnato il 2020: la Festa della Valle d’Aosta, che ha insignito cinque nuovi chevaliers de l’Autonomie; la 3a edizione delle Alpiniadi; i risultati delle elezioni regionali, comunali e del referendum ed un cenno, infine, alle manifestazioni ricorrenti che, a causa del Covid, hanno dovuto essere annullate o rimandate.
Eventi noti come la 45a Rencontre des émigrés in programma ad Arnad e il 58° Concours Cerlogne previsto a Saint-Christophe, mentre è stata rinviata la finale del 63° concorso Amis des batailles de reines.
Non mancano, ovviamente, le pagine riservate alla grande storia o a piccole storie, alle tradizioni popolari più o meno antiche, alla poesia e alla narrativa. L’almanacco è accompagnato, come sempre, dall’Agenda 2021 e dal tradizionale calendario da appendere, illustrato quest’anno dalle vedute panoramiche di Stefano Venturini.