Cara Ghita, sei una cara amica di famiglia, tante volte ci siamo seduti a tavola insieme e la tua presenza costante quando il mio babbo stava male non la posso dimenticare. Ti immagino tra le corsie dell’ospedale, un angelo biondo di infermiera che portava conforto con cure, gentilezza e sorrisi. Amavi il tuo lavoro, è stato la tua intera vita insieme all’amore per i viaggi dei quali conservavi e condividevi magnifici ricordi. Chi viaggia ha una mente grande, aperta, compassionevole perché il vero viaggiatore conosce “l’altro”, abbatte confini e trova ciò che ci accomuna tutti. Penso al tuo sorriso radioso e alla tua grande energia nell’affrontare le prove della vita. Ti voglio immaginare con il tuo Birillo, compagno fedele a quattro zampe del quale parlavi sempre con tanto amore, l’amore incondizionato che gli animali sono qui ad insegnarci ogni giorno. E tu questo lo sapevi bene e ti sei presa cura di tanti animali che hanno accompagnato il tuo cammino, non ultimo il clan di gatti selvatici che nutrivi e curavi e dei quali mi raccontavi le avventure nelle nostre ultime telefonate. Adesso ti vedo seduta a un tavolo a preparare la tua prima partita di Bridge “dall’altra parte” con i tuoi vecchi compagni di questo gioco difficile che non ho mai imparato. E come disse una volta il mio babbo: “ È proprio quando pensi che le cose finiscano che tutto ricomincia”. Ti auguro Un Nuovo Inizio Luminoso e Leggero come l’amore che hai seminato intorno a te.
Con affetto,
Patrizia Valcarenghi