Sabato pomeriggio, nell’assemblea elettiva tenutasi al Palaindoor e presieduta da Laurent Ottoz, è stato rinnovato il consiglio direttivo della FIDAL Valle d’Aosta. Confermato per il suo terzo mandato Jean Dondeynaz che ha raccolto 488 preferenze, l’unanimità dei consensi. Quattro i posti nel Consiglio di un gruppo completamente rinnovato che, anche per il quadriennio 2021-2024, può contare su di una ampia rappresentanza femminile. Tra i consiglieri, dalle urne, la più votata è stata la più giovane del quartetto, la 24enne velocista dell’Atletica Calvesi Veronica Pirana che ha raccolto 342 preferenze. Alle sue spalle, dopo l’esperienza a livello nazionale, ha raccolto 321 voti Liana Calvesi (Presidente dell’Atletica Calvesi). Con 315 preferenze entra in Consiglio un altro giovane, Simone Bottan, classe 1995, dirigente dell’Atletica Pont Donnas. Nella squadra che guiderà il movimento dell’atletica rossonera siede anche Monica Rocca, dell’Atletica Cogne Aosta, che ha collezionato 124 voti. Confermato nel ruolo di Revisore dei Conti il Dott Carlo Antonio Franco.
“Si chiude un quadriennio certamente non facile per tutto lo sport e il movimento dell’atletica, sia nazionale che valdostana, scatenata da questa emergenza sanitaria che ha stravolto le nostre vite”, ha detto Dondeynaz nella sua relazione. “Un ultimo anno di un percorso che va a chiudere un quadriennio che ha comunque garantito risultati importanti al movimento della piccola Valle d’Aosta. Per raggiungere i lusinghieri risultati che possiamo, con orgoglio, archiviare, il Comitato si è mosso per garantire quelle condizioni fondamentali affinché le società affiliate potessero lavorare mettendo in campo quella passione e quelle competenze che sempre più stanno emergendo. I ringraziamenti per questi 4 anni di grandi successi vanno alle società, che mettono quotidianamente in campo le risorse indispensabili. Non possiamo che ritenerci soddisfatti e orgogliosi del nostro movimento con risultati prestigiosi che i nostri atleti hanno ottenuto in questo quadriennio. Come comitato non possiamo che ringraziare e festeggiare gli atleti, i tecnici e le società che hanno permesso questa escalation di risultati che portano prestigio al nostro mondo. A livello nazionale siamo la “Cenerentola”, viste le dimensioni ed i numeri che possiamo mettere in campo, ma i piazzamenti che siamo riusciti ad ottenere ci inseriscono, guardando a quella che può essere la media per abitante, certamente tra le regioni più virtuose”.
Un passaggio della relazione di Dondeynaz non poteva che essere riservato agli impianti sportivi: “Gli impianti sportivi sono la base fondamentale per crescere e per organizzare l’intero nostro movimento. In questi 4 anni si evidenziano luci ed ombre in questo strategico ambito. Siamo particolarmente soddisfatti di poter contare su di un rinnovato impianto quale quello del Crestella di Donnas che, dalla fine del 2019, è tornato a garantire il massimo del suo supporto. Le criticità sono invece in capo alla città di Aosta. Sono anni che si continuano ad attivare interlocuzioni con gli amministratori del Comune di Aosta per andare verso una ristrutturazione non più rinviabile del campo Tesolin. L’evidenza ci porta a constatare che i risultati sono a zero. Tante parole, ma di sostanza nulla, con anello e pedane che sono sempre più consumate e sono ben oltre il loro servizio. Se l’impianto outdoor di Aosta è ai minimi termini, non va meglio alla struttura indoor, il palaindoor “Marco Acerbi” che è prossimo ad andare incontro ad un periodo di chiusura che ci auguriamo risulti il più breve possibile per non infliggere un definitivo ko, alle società affiliate e alle centinaia di ragazzi e non solo, castrando l’intero movimento di Aosta e del suo circondario”.