Gignod introduce l’addizionale Irpef, minoranza all’attacco: “Un salasso per i residenti”

Approvata in via sperimentale nel Consiglio comunale del 30 marzo, l’imposta sarà prelevata sulla base dei redditi 2021. Il vice sindaco: "Servirà per coprire le spese dei servizi offerti dal Comune".
Gignod. Fonte: sito istituzionale del Comune.
Politica

Non sono bastati gli avvertimenti lanciati dai consiglieri di minoranza per fermare l’istituzione dell’addizionale Irpef nel comune di Gignod. “Etichettata come sperimentale”, ma inserita nell’intero triennio di bilancio, l’imposta è stata approvata dal Consiglio comunale di martedì 30 marzo con nove voti favorevoli e un astenuto. Assente la minoranza che, dopo aver argomentato la sua contrarietà, abbandona l’aula virtuale nel momento della votazione.

L’imposta progressiva, applicata a scaglioni sulla base di quanto guadagnato, “sarà istituita quest’anno, ma verrà prelevata sulla base dei redditi del 2021” specifica il Vicesindaco Nadir Rollandin. Servirà per coprire le spese dei servizi offerti dal Comune. Tra queste le uscite straordinarie relative al trasferimento degli allievi della scuola primaria dislocati per la futura ristrutturazione dell’edificio scolastico.

Bocciati i tre tentativi di stop da parte della minoranza.

Stralciare il punto dall’ordine del giorno: istituire l’Irpef è una scelta scellerata

“Laddove tutte le altre amministrazioni pubbliche tendono a ridurre o eliminare i carichi fiscali nei confronti dei loro concittadini”, la scelta di istituire una nuova tassazione viene definita “fuori luogo ed esagerata”. L’invito è “stralciare dall’ordine del giorno il punto” e procedere a una revisione adeguata del bilancio senza l’istituzione della tassa.
Le aliquote sono le più alte di tutta la Valle d’Aosta” avverte dalle fila della minoranza Joël Farcoz e segnala “gli effetti nefasti” in termini di immagine e appetibilità del Comune.

Violazione dei tempi di consegna del regolamento ai consiglieri

La minoranza gioca poi una seconda carta diffidando il Consiglio comunale “dal procedere con la discussione e la votazione del punto” per violazione dei tempi di consegna della documentazione ai consiglieri. La discussione ruota intorno al regolamento dell’addizionale Irpef. Quest’ultimo, reso disponibile in data 26 marzo, per legge doveva essere trasmesso almeno dieci giorni prima dell’adunanza.
La conferma sul mancato rispetto dei tempi arriva dal segretario comunale Gianluca Fea. Il segretario dichiara che per visionare due pagine di regolamento “si ritiene siano sufficienti i cinque giorni a disposizione” e aggiunge “i consiglieri conoscono già dall’undici di marzo le uniche parti discrezionali dell’addizionale Irpef, cioè le soglie di reddito, le aliquote e le soglie di esenzione”. Sull’attenti Joël Farcoz, che siano venti o soltanto due pagine, “il termine perentorio non è interpretabile”.

Difetto di incompetenza relativa degli atti

Jolly finale. Con il terzo tentativo i consiglieri “intimano di annullare in autotutela la delibera di Giunta” per difetto di competenza relativa. Disporre l’inserimento dell’addizionale Irpef in bilancio tocca infatti al Consiglio.

“Vi stiamo implorando di fermarvi perché così facendo si va a rendere illegittimo il processo successivo”. È l’opinione dei consiglieri di opposizione Joël Farcoz, Edi Heriet, Erik Bionaz e Stefania Vevey. La maggioranza, con un assente (Agostino Villella) e un astenuto (Roberto Arcaro), vota a favore del punto all’ordine del giorno “istituzione dell’addizionale comunale all’Irpef: approvazione regolamento e tariffe”.

Sindaca a tempo pieno: aumento dell’indennità

Segue l’introduzione dell’imposta l’aumento dell’indennità di Gabriella Farcoz, Sindaca a tempo pieno dal primo aprile 2021. “Speculare sulle indennità non è bello e non ci appartiene, ma non possiamo farla passare liscia”, ancora Joël Farcoz, capogruppo della minoranza. Il consigliere rimarca che parallelamente all’istituzione dell’addizionale Irpef il Sindaco si aumenta lo stipendio. Risponde la Sindaca “nulla di male nel fare il Sindaco a tempo pieno”.

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