Sono state un centinaio, nei primi tre mesi dell’anno, le famiglie aiutate grazie al progetto del Pronto Soccorso Sociale, per un investimento complessivo di circa 40mila euro. Ideata nel 2010 dalla Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta, in collaborazione con la Caritas diocesana, l’iniziativa è finalizzata ad aiutare persone e famiglie valdostane in condizioni di grave indigenza e con necessità di aiuto economico immediato.
Gli aiuti economici sono destinati all’acquisto di generi e servizi di prima necessità, come il pagamento di utenze (luce, acqua, gas), canoni di affitto, rate di riscaldamento o ticket per analisi chimico-cliniche, esami diagnostici, visite mediche specialistiche, ma anche l’acquisto di medicinali non a carico del Servizio Sanitario Nazionale o spese attinenti alla scuola primaria o secondaria. L’accesso al sussidio è soggetto a un’attenta valutazione delle richieste, tramite colloquio e analisi della documentazione, grazie a una stretta collaborazione tra i servizi sociali regionali, la Caritas e la Fondazione stessa.
334 richieste nell’ultimo decennio, 100 nell’ultimo trimestre
Le richieste evase tra il 2010 e il 2020 sono state 334, per un importo complessivo di 57.260 euro, con una maggiore movimentazione di risorse tra il 2011 e il 2016. La Fondazione aveva inizialmente stanziato per il progetto 20 mila euro. Le donazioni pervenute fino al dicembre 2020 da privati, enti, organizzazioni, invece, sono state pari a 43.184 euro.
L’aumento esponenziale delle domande – 100 nei primi tre mesi del 2021, pari quindi ad un terzo di quelle pervenute nello scorso decennio – ha spinto la Fondazione Comunitaria e la Caritas Diocesana di Aosta a sottoscrivere un accordo di rafforzamento del Pronto Soccorso Sociale, nel dicembre del 2020, con un ulteriore stanziamento iniziale di altri 30mila euro per il 2021, grazie anche a una generosa donazione messa a disposizione dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, e un conseguente rilancio della raccolta di donazioni a favore del progetto. Ad oggi, l’investimento complessivo per l’evasione delle richieste nel trimestre, provenienti da tutta la regione, è stato di circa 40 mila euro.
“Situazione grave in Valle d’Aosta”
“Per comprendere la gravità della situazione basta dare un’occhiata alle domande di aiuto pervenute”, spiega il Segretario generale della Fondazione Comunitaria, Patrik Vesan. “Tra questi ci sono nuclei familiari con un unico genitore a occuparsi dei figli, alcune volte con gravi problemi di salute, senza poter contare su entrate fisse per mancanza di lavoro. Ci sono anche persone sole, anziane e con invalidità in attesa di revisione della propria documentazione, e quindi prive di entrate fisse, ma anche persone che per vari motivi non possono accedere al reddito di cittadinanza e sono rimasti senza la possibilità di un reddito derivante da occupazioni stagionali. Tutti sono in ritardo nel pagamento di bollette relative alle utenze domestiche, con svariati solleciti di pagamento. Alcuni hanno trascorso l’inverno quasi senza riscaldamento, altri non hanno i soldi per fare la spesa. Abbiamo ritenuto quindi doveroso rinnovare con forza il nostro impegno tramite il Pronto Soccorso Sociale, per far fronte a queste situazioni, certi dell’immediato risultato positivo che questo riuscirà produrre”.
Come sostenere il Pronto Soccorso Sociale
Per sostenere i progetti promossi dalla Fondazione, come il Pronto soccorso sociale, è possibile effettuare delle donazioni utilizzando uno dei seguenti conti correnti (Banca Intesa San Paolo c/c 5667 IBAN IT73 G 03069 09606 100000005667 ; BCC Valdostana c/c 50701 IBAN IT53 Q 08587 01211 000110150701
UniCredit c/c 000102396075 IBAN IT37 G 02008 01210 000102396075) o con Paypal (segreteria@fondazionevda.it) con causale “Pronto Soccorso Sociale”.