Neppure il primo lockdown – chi non ha scherzato sulle attività casalinghe delle famiglie rinchiuse in casa? – ha invertito la rotta della riduzione della natalità nella nostra regione. Anzi. Secondo l’ultimo report Istat sugli indicatori demografici del 2020 c’è stato un ulteriore peggioramento.
“Nel 2020 la pandemia da Covid-19 ha prodotto effetti non soltanto, per quanto prevalentemente, sulla mortalità – si legge nel rapporto – ma anche sulla mobilità residenziale interna e con i Paesi esteri, arrivando a incidere persino sui comportamenti riproduttivi (nell’ultimo mese dell’anno) e nuziali. Ne scaturisce un quadro globale, già di per sé fortemente squilibrato da dinamiche demografiche deboli sul versante del ricambio della popolazione, nel quale le stesse problematiche risultano accentuate e moltiplicate.”
In un solo anno la Valle d’Aosta ha perso oltre 1100 residenti. Se a gennaio 2020 la nostra regione poteva contare su una popolazione di 125034, un anno dopo, nel gennaio 2021 si è scesi a 123.895 (-0,9%). Peggio di noi nel Nord Italia fa solo la Liguria, mentre la situazione peggiore viene registrata in Molise e Basilicata.
A spiegare il dato non è solo l’aumento della mortalità, ma anche la riduzione delle nascite.
A livello nazionale le nascite risultano inferiori del 3,8% sul 2019, nella nostra regione del 7,8%. 841 i bambini nati in Valle d’Aosta nel 2019, 775 nel 2020. La tendenza che da alcuni anni si sta consolidando è quella sempre più di un solo figlio per coppia. Se nel 2008 il numero medio di figli per coppia era in Valle d’Aosta di 1,55, nel 2020 si è scesi a 1,23 (1,24 la media nazionale). Aumenta anche l’età meda al parto, 32,3 anni nella nostra regione contro una media nazionale del 32,2.
Nel 2020 i morti sono stati più del doppio dei nuovi nati in Valle d’Aosta. I decessi totali in Valle d’Aosta, nel 2020, sono stati 1849 (di cui 384 contrassegnati come Covid) mentre la media del quinquennio precedente è di 1481.
Secondo il Sistema di Sorveglianza Nazionale integrata dell’Istituto Superiore di Sanità, nel corso del 2020 sono stati registrati 75.891 decessi attribuibili in via diretta a Covid-19. “Tuttavia, come già evidenziato, l’incremento assoluto dei decessi per tutte le cause di morte sull’anno precedente è stato pari a +112 mila. – sottolinea l’Istat – Così, se da un lato è possibile ipotizzare che parte della mortalità da Covid-19 possa essere sfuggita alle rilevazioni, dall’altro è anche concreta l’ipotesi che una parte ulteriore di decessi sia stata causata da altre patologie letali che, nell’ambito di un Sistema sanitario nazionale in piena emergenza, non è stato possibile trattare nei tempi e nei modi richiesti”.
Con l’aumento della mortalità scende anche l’aspettativa di vita. In Valle d’Aosta gli uomini hanno una speranza di vita di 1 anni e 7 mesi minore rispetto al 2019 (78,2 anni contro una media italiana di 79,7), peggio ancora per le donne che perdono 2,3 anni (83,3 contro una media italiana di 84,4).
Cresce l’età media della popolazione: 46 anni in Italia, 46,6 in Valle d’Aosta. La popolazione ultrasessantacinquenne rappresenta nella nostra regione il 24,4% della popolazione totale, mentre i ragazzi fino a 14 anni sono il 12,7%.
Infine guardando alle migrazioni, nel 2020 la Valle d’Aosta è l’unica regione con un saldo migratorio netto con l’estero negativo (-0,1 per mille).