Con il “lockdown” diminuiscono i furti in abitazione: -33% nell’ultimo anno

Il dato è tra quelli divulgati dai Carabinieri, riguardo all'attività svolta, in occasione del 207° anniversario della fondazione dell’Arma. La ricorrenza è stata celebrata oggi, sabato 5 giugno, in forma ristretta, con la deposizione di una corona ai caduti.
La deposizione della corona ai caduti.
Cronaca

Negli ultimi dodici mesi, i Carabinieri in Valle d’Aosta hanno proceduto per 1.928 delitti, dei quali il 31% sono stati scoperti. Il dato è stato divulgato oggi, sabato 5 giugno, in occasione del 207° anniversario della fondazione dell’Arma. La ricorrenza è stata celebrata in forma ristretta, con la deposizione di una corona al cippo in onore dei caduti, nel cortile della caserma di via Clavalité, nel capoluogo regionale, alla presenza del comandante del Gruppo Aosta, il colonnello Carlo Lecca, e del presidente della Regione, Erik Lavevaz.

Reati in calo per il “lockdown”

Il dato sulla delittuosità – sottolineano dall’Arma – non può non tenere conto del periodo di lockdown per il Covid-19, che ha portato ad una diminuzione dei delitti del 14%, elemento che si è riverberato anche su quelli scoperti, che vedono un -6%. Nel complesso, i Carabinieri hanno perseguito il 70% dell’intera delittuosità regionale. Le persone denunciate dai militari all’autorità giudiziaria sono state 585, mentre 20 quelle tratte in arresto. Il 21% dei reati denunciati all’Arma risultano essere contro il patrimonio, in calo del 16% rispetto ai dodici mesi prima.

900 violazioni al codice della strada

In particolare, il calo maggiore si registra nei furti in abitazione ed in esercizi commerciali, scesi del 33%. Il controllo del territorio è stato assicurato con oltre 13mila servizi esterni tra pattuglie e servizi di Ordine pubblico, nel corso dei quali sono stati effettuati 44.187 controlli, pari ad un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Durante questi servizi, sono state identificate 57.331 persone, controllati 34.590 veicoli, contestate oltre 900 violazioni al codice della strada (per una somma di circa 160mila euro), ritirate 110 patenti e sequestrati (o sottoposti a fermo amministrativo) 72 veicoli, a carico di conducenti alla guida sotto l’effetto di alcool o stupefacenti.

Sequestri dei Nas per 300mila euro

Nel campo della lotta agli stupefacenti, 22 sono state le persone denunciate, 29 quelle segnalate all’autorità prefettizia come assuntori e 5 chilogrammi di droga (tra cocaina, eroina ed hashish) sono stati eliminati dal mercato dall’Arma. I militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) hanno effettuato 746 ispezioni, elevando 28 infrazioni penali (con 25 persone denunciate) e 127 amministrative (115 i segnalati, in questo caso). 32 i sequestri, per un valore complessivo di oltre 300mila euro.

L’attività nel periodo Covid

Nell’ambito dei servizi di vigilanza e controllo sulle disposizioni, emanate dalle autorità statali e regionali, per il contenimento del Covid-19, i Carabinieri hanno notificato oltre 500 sanzioni a persone e a 50 esercizi commerciali, con conseguenti comunicazioni alle autorità competenti. Nel periodo pandemico, l’attività non ha tuttavia riguardato solo l’aspetto sanzionatorio: a seguito di un accordo tra l’Arma e le Poste italiane è stata fornita assistenza ai pensionati ultra 75enni, per la consegna della pensione al domicilio e per la campagna vaccinale, le Stazioni Carabinieri della Valle si sono rese disponibili per rintracciare le persone delle fasce più anziane.

Un militare distintosi nell’anno

In occasione della festività, il Comando Gruppo ha poi comunicato un episodio di militare particolarmente distintosi nel corso dell’anno. Nella serata del 9 aprile 2020, a causa del “lockdown” Covid, un cittadino ultrasessantenne del comune di Nus, rimasto senza lavoro e senza denaro, e quindi in difficoltà anche solo a procurarsi del cibo, chiamava la stazione del Paese per chiedere aiuto. Il Comandante ha provveduto a contattare il Sindaco del Comune per fare inserire l’uomo nella lista degli assistiti dai servizi sociali (dai quali non era ancora seguito), nonché a fornire personalmente, a proprie spese, generi alimentari per la cena ed il pranzo successivo, visto che l’assistenza non sarebbe iniziata prima del giorno dopo.

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