1577-917-521-38-12 sulla ruota di Sarre. Una cinquina vincente sotto tutti i punti di vista. Era il 2 dicembre 2018 – 917 giorni fa – quando lo Stade Valdôtain ha affrontato per l’ultima volta l’Ivrea nel derby del Dora, perdendo. Da 521 giorni Sarre non assisteva ad una partita di rugby della prima squadra giallonera, ed ha finalmente potuto farlo domenica 13 giugno grazie all’attività facoltativa voluta dalla Federazione per permettere il ritorno in campo, solo per questo mese. La partita è coincisa con una vittoria per 38-12. Con l’Ivrea. Non succedeva da 1577 giorni.
Per lo Stade Valdôtain non poteva esserci un ritorno a casa migliore. È vero che si chiama “attività facoltativa”, ma una vittoria nel derby è sempre motivo di orgoglio, e l’entusiasmo del pubblico (tutto si è svolto seguendo nel dettaglio le normative anticontagio), già contento anche solo di poter tornare sugli spalti, è stato amplificato dalla vittoria.
“È stato bellissimo tornare a giocare a casa davanti ai tifosi ed agli amici dopo un anno e mezzo”, dice un soddisfatto Francesco Fida. “L’obiettivo è quello di giocare e divertirsi, ma soprattutto far vedere che il rugby a Sarre è ripartito, che la squadra c’è, e far tornare più gente possibile in campo. Stiamo già progettando la nuova stagione: l’ossatura dentro e fuori dal campo si è creata, abbiamo ottime individualità ed un grande gioco di squadra grazie ai tecnici Ferrucci e Parra ed al preparatore atletico Drago. C’è però bisogno di gente, i giovani che si stanno affacciando in prima squadra sono validissimi e promettenti ma la “vecchia guardia” è sempre fondamentale. Ed è importante per tutto il movimento tornare a crescere nei numeri anche con le categorie più giovani, per questo stiamo facendo degli allenamenti gratuiti a porte aperte”. Per l’occasione, Settimo e San Mauro hanno prestato alcuni loro giocatori per aiutare lo Stade Valdôtain ad avere i numeri per poter giocare, ma c’è anche qualche altro gradito ritorno: “Questa fase ci ha permesso di rivedere con la nostra maglia ragazzi della famiglia Stade che ora sono in serie A come Zorzetto e Calosso, ed è stato davvero emozionante”, dice ancora Fida.
In una sorta di torneo amichevole, l’aspetto sportivo-agonistico è generalmente secondario, ma non in un derby della Dora, con un Ivrea che milita in serie B. E la differenza di categoria si è notata nella prima metà del primo tempo, con gli eporediesi subito avanti e dominatori in mischia. Lo Stade è però bravo a non scomporsi ed a rimanere attaccato nel punteggio, chiudendo la prima frazione avanti per 19-12 grazie alle mete di Pina Barros, Lancione e Zappa. Nella ripresa i Leoni ritrovano l’assetto anche in mischia e si impongono, con un gioco corale fatto di azioni lunghe e alla mano e placcaggi efficaci in difesa, andando ancora in meta con Pina Barros, Manga e Duc.