Tutti i Comuni valdostani conferiranno al Milite Ignoto la cittadinanza onoraria

Tra le altre iniziative per il centenario della traslazione del Milite Ignoto da qui all'autunno sono previsti una ricerca storica ed un documentario, targhe commemorative e la valorizzazione del Museo dell’Alpino di Doues.
Erik Lavevaz e Ronny Borbey presentazione iniziative Milite Ignoto
Società

Il 4 novembre si celebrerà il centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria e, per questa ricorrenza, diverse iniziative a livello nazionale e locale verranno messe in atto.

Soldato di tutti e di nessuno, il Milite Ignoto rappresenta il “simbolo del sacrificio e del coraggio dei militari caduti nella Prima Guerra Mondiale e, in seguito, in tutte le guerre, tra i quali si contano anche tanti valdostani”, spiegano il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ed il membro del Consiglio di amministrazione del Celva, Ronny Borbey, alla presentazione delle iniziative che la Valle d’Aosta organizzerà per il centenario da qui all’autunno.

Tra queste, il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto da parte di tutti i Comuni valdostani, di cui Gressan è stato l’apripista. Il progetto – il cui costo totale si aggira attorno ai 25.000 euro – prevede anche alcune fasi più “divulgative”: “Lo storico Jean-Louis Crestani si occuperà di fare una ricerca documentaria sulla Prima Guerra Mondiale in Valle d’Aosta”, illustra Borbey. “Da questa ricerca verrà realizzato, da parte dello Studio Arsenale, un documentario di 30 minuti in cui sarà narrata la storia di un soldato valdostano andato in guerra, la cui identità resterà sconosciuta e che, grazie a uno scambio epistolare, ricondurrà il pubblico nei luoghi storici più importanti, sublimando il sacrificio individuale sostenuto per onorare la patria”.

Verranno poi apposte delle targhe commemorative del centenario del Milite Ignoto sui monumenti ai Caduti dei Comuni valdostani, su cui sarà presente un codice QR che darà accesso al documentario e ad altri contenuti multimediali e, infine, verranno organizzate iniziative per valorizzare il Museo dell’Alpino di Doues.

Per Lavevaz “queste iniziative sono un omaggio ai tanti soldati caduti per mantenere viva la memoria, che si sta via via perdendo: tramandarla alle nuove generazioni è una sfida”.

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