Ironia, scambi di battute e grandi interpretazioni protagonisti del Premio Mogol

Mogol, Pupo, Mara Maionchi, Arisa, Oliviero Beha, Arnaldo Colasanti e Marcello Veneziani, Audio 2. Sono solo alcuni dei protagonisti della serata del Premio Mogol che andrà in onda lunedì 22 giugno alle ore 23,15 su RAIUNO.
Arisa sul palco del Premio Mogol
Cultura
Il Premio Mogol cresce, in qualità e visibilità, nei contenuti e nelle suggestioni che sa regalare. Le vibrazioni musicali e i sentimenti “a cuore aperto” oltre ad una sana e quasi filosofica riflessione sul tema della cultura popolare sono stati protagonisti della cerimonia che ha consegnato a Povia, per il testo “Luca era gay” la seconda edizione del Premio Mogol. La serata ha saputo regalare grandi emozioni, prima di tutto per le canzoni finaliste, per gli apporti dei giovani artisti che si sono alternati sul palco, per le immagini straordinarie ed esclusive proiettate sul grande telo che sovrastava gli ospiti: immagini uniche e rare, quelle di Battisti che suona in casa con una chitarra in mano, quelle della Milano-Roma, l’avventura a cavallo che accomunò ancora una volta Mogol e Battisti, e molte altre immagini di autori e cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana. Immagini in bianco e nero, sfuocate, sgranate ma il cui ricordo in realtà è ancora vivo, forte e profondo.  
Sul palco allestito nella piazza d’Armi del Forte di Bard un brillantissimo Pupo ha dimostrato ancora una volta di saper coinvolgere pubblico e ospiti con ironia e grande professionalità. Pupo ha condotto magistralmente la registrazione della puntata che andrà in onda lunedì 22 giugno alle ore 21,15 su RAI UNO, al posto di Porta a Porta. “Quando ho proposto alla dirigenza Rai il Premio Mogol la prima risposta è stata “Perché è morto?” – ha raccontato Pupo – Di solito si dedica un premio ad un autore quando questo non c’è più. Ho trovato un po’ di perplessità iniziale. Ho voluto espormi e ho detto a tutti: crediamoci. Questo è un appuntamento che ha il privilegio di voler diffondere cultura a tutti”. Pronto il commento di Oliviero Beha "se con Mogol vivo il premio va in seconda serata, da postumo andrà sicuramente in prima".
 
La diffusione della cultura per tutti è stato, dunque, il tema a più riprese analizzato negli interventi, nelle suggestioni, nelle citazioni poetiche e filosofiche della giuria presente sul palco e degli ospiti tra i quali la ormai nota Mara Maionchi, discografica, amica di Mogol, e Arisa che ha interpretato, accompagnata alla chitarra dal fidanzato Giuseppe Anastasi, autore del testo “Sincerità” e docente del Cet, una brano di Battisti. Tra gli altri ospiti gli Audio 2 con un brano tratto dall'ultimo lavoro in accoppiata con Mogol, e la suggestiva interpretazione degli LMC. Tutti momenti che potranno essere rivissuti lunedì 22 giugno su RAIUNO.

Il pubblico presente non mancherà di ricordare gli scambi di battute tra Pupo, Mara e Mogol sulla attiva e passata “vita amorosa” del Maestro, al centro di divertenti e naturali sketch che si sono alternati sul palco durante la serata. Allo stesso modo rimarranno impresse le sei canzoni finaliste del premio interpretate dai ragazzi del Centro Europeo di Toscolano. In chiusura non poteva mancare la cavalcata da parte di Povia del grande Tatà dorato, simbolo del Premio Mogol. Povia ha chiuso la serata così dopo aver cantato alla chitarra la canzone che gli ha consegnato il premio, del valore di 20mila euro, rappresentato da un altro piccolo Tatà, antico gioco della tradizione valdostana, completamente in oro. A consegnarglielo sono stati il Presidente della Regione Valle d’Aosta Augusto Rollandin e l’Assessore regionale alla Cultura Laurent Viérin. Non poteva mancare un premio anche per il conduttore, un riconoscimento in cristallo, una grolla, che Pupo ironicamente ha provato a scambiare con l’oro di Povia. Scambio ovviamente fallito.

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