Casa Pound è il centro sociale neofascista occupato a Roma nel quartiere Esquilino nel 2003 da un gruppo di giovani dell'estrema destra romana e che provengono dall'esperienza di CasaMontag, un'occupazione alle porte di Roma che fungerà da banco di prova per le successive occupazioni neofasciste romane. L'occupazione prende il nome dal poeta americano Ezra Pound e ne sposa le teorie economiche contro l'usura producendo un progetto di legge denominato "Mutuo Sociale". I riferimenti politici degli occupanti e degli animatori del centro sono direttamente legati all'ideologia fascista, con particolare attenzione alla Carta del Lavoro e alla storia del fascismo. Casapound ha dunque annunciato un prossimo insediamento anche in Valle d’Aosta "Per essere scudo e spada di una nazione allo bando. Per essere cuore pulsante della vita politica dell'Italia, senza esserne stupide vittime. Per il diritto alla proprietà della casa con il mutuo sociale. Contro l'usura e il carovita, per la giustizia sociale" si legge nel volantino.
La cosa ha subito destato il malumore nella Sinistra Valdostana che in una nota si dice inorridita. "E' infatti evidente – prosegue la nota – come dietro le nuove definizioni e gli strumentali tentativi di modernizzare una natura fascista mai rinnegata, ci sia il palese tentativo di riproporre le aberranti parole d'ordine del regime che per vent'anni portò alla rovina l'Italia e la Valle d'Aosta".
"In particolar modo – prosegue Sinistra Valdostana, ricordando gli intellettuali valdostani dagli ideali anti-fascisti e i caduti per le stragi fasciste in Valle – ci stupiamo di come possa passare inosservata questa infiltrazione fascista in una Regione che ha visto negarsi dal regime fascista la propria identità e la propria cultura, che ha vissuto la tragicità della guerra vedendo sacrificate le vite di troppi giovani nella lotta partigiana. Lotta cui va il merito di avere restituito al popolo valdostano la libertà e la concessione dell'autonomia e dei diritti di cui ora godiamo".
L’Arci Valle d’Aosta si unisce alle preoccupazioni in merito all’arrivo di Casa Pound e parla di “una ferita al nostro ordinamento repubblicano e democratico, frutto del sacrificio della Resistenza antifascista.Casa Pound è, infatti, un’associazione che ha chiari riferimenti nell’ideologia mortifera del Fascismo” e annuncia che sarà promotrice di una campagna con tutte le forze antifasciste della Regione, per scongiurare l’apertura di Casa Pound in Vallée.
“Il loro capo, Iannone – scrive tra l'altro l’Arci – dichiara che bisogna riscrivere la nostra Costituzione e che Mussolini è una fonte inesauribile di ispirazione.Iannone è anche il front man di un gruppo musicale, noto per canzoni come “Nel dubbio mena” o “Cinghiamattanza”. Il mix di musica e politica di cui parla l’Arci era stato oggetto anche di una proiezione alcuni mesi fa all’Espace Populaire “Nazi Rock – Come sdoganare la svastica e il saluto romano” del regista Claudio Lazzaro.

