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Bataille de reines, alla Croix Noire scorre potente l’Energie

Grande festa per Nello e Giuseppe Girod, padre e figlio, allevatori di Fontainemore. In seconda categoria il bosquet è andata a Orsières di Alino Marquis, mentre in terza a festeggiare sono i fratelli Bonin di Gressan con Reinette.
Società

Se il Combat Régional alla Croix Noire fosse un gesto, sarebbe senza dubbio l’abbraccio lungo che si scambiano Nello e Giuseppe Girod, padre e figlio, di Fontainemore, allevatori che quest’anno portano, grazie alla loro Energie, il bosquet della Reine delle Reine nella Valle del Lys. Se invece le finali fossero un volto, sarebbero quello di Sylvie, 4 mesi domani (25 ottobre, ndr), tra le braccia di papà Mirko Marquis che porta la sua regina di 2a categoria Orsières a fare il giro d’onore dopo la finale vinta contro Farca. E se questo combat fosse un colore, sarebbe senza dubbio il rosso, quello dei volti dei fratelli Bonin, colorati dall’emozione e sferzati dal vento gelido della finale di 3a categoria vinta dalla loro Reinette.

Una finale regionale diversa dalle altre, carica di emozione e di felicità in mezzo ai box: da quest’anno, la presenza di allevatori giovani è cresciuta in maniera importante e il fatto che, nonostante 2 anni difficili anche per l’allevamento, il pubblico sia stato numeroso e la risposta del mondo degli allevatori anche, è motivo di grande felicità e orgoglio per Roberto Bonin, Presidente dell’Association Régionale Amis des Batailles de Reines. Le sue paure erano soprattutto legate alle restrizioni, a una possibile disaffezione e alle difficoltà nell’organizzare tutto senza scontentare nessuno: “Che dire, la grande paura e la grande fatica di quest’ultimo periodo è stata ripagata dalla grande partecipazione delle persone e anche dal fatto che siano rimasti fino alla fine. Abbiamo deciso di anticipare le finali e iniziare la mattina, di modo che non si andasse troppo in là in serata e anche questa è stata una scelta vincente. Io avevo già percepito alla prima eliminatoria di Etroubles la grande voglia che la gente aveva di ripartire e non mi sono sbagliato”.

Prima categoria, il cammino di Energie

Energie si fa strada a testa bassa sin dai quarti di finale, dove incontra Pistache di Frassy/Chamonin in mezzo all’arena, ma che è un passaggio in realtà monopolizzato da Rebelle di Enzo Marcoz e Queggion di Davide Pierin che entrano in campo con il sole ancora giallo e alto e escono solo a sole già tramontato. Sarà proprio Queggion a uscire sconfitta in semifinale contro la futura regina in un combat lampo che non dura più di un minuto; è così che la bovina di Fontainemore approda in finale e si scontra con Peloria di Simon e Julien Charbonnier di Aosta, in una “barata” equa e molto coraggiosa vista la stanchezza che entrambe le regine non nascondono, regalando una gioia immensa a Nello Girod che fa fatica a mettere in ordine i pensieri: “Non so cosa dire, sono così emozionato che mi mancano le parole”. Arriva ad abbracciare Girod anche il collega allevatore Aurelio Crétier che ieri scherzando con Girod gli aveva paventato la possibilità che il bouquet finisse in bassa Valle: “Ieri continuava a dirmi che secondo lui, alla fine, scherzando, la regina sarebbe potuta arrivare da Fontainemore. Non ci credevo, non ci credo nemmeno ora, ma la felicità è immensa”.

Energie - Reina di 1a categoria - Bataille de Reines 2021
Energie – Reina di 1a categoria – Bataille de Reines 2021

Seconda categoria, Orsières senza rivali

Percorso molto lento invece quello dei quarti di finale di seconda categoria, durante i quali le bovine si studiano a lungo e non sembrano interessate a combattere. Escono semifinaliste Farca di William Guala, Orsières di Alino Marquis, Belville dei Frères Cuneaz e Fribourg di Vilmo Bizel. I combat di questa semifinale partono in sordina, ma sono decisamente fisici per le bovine e dopo diversi tira e molla finiscono in poco tempo, aprendo le porte alla finale per Farca e Orsières che poi deciderà l’incontro in maniera abbastanza risoluta, senza lasciare troppo spazio all’avversaria e mantenendo sempre la posizione in arena: “Non ci sono parole – racconta Mirko Marquis -, avevo altre bovine in competizione, ma su di lei puntavo tanto e non mi ha deluso. Non è semplice ora realizzare tutto, specialmente dopo un periodo così difficile per noi e per questo lavoro, ma questa vittoria ripaga di tante fatiche e voglio dedicarla ai miei genitori e a Sylvie, la mia bimba che domani compie 4 mesi, è un regalo di compleanno che Orsières ci ha fatto”.

Orsières - Reina di 2a categoria - Bataille de Reines 2021
Orsières – Reina di 2a categoria – Bataille de Reines 2021

Terza categoria, il bosquet va a Gressan con Reinette

A festeggiare anche i fratelli Bonin che, oltre alla soddisfazione che Roberto può trarre da questa edizione di Batailles, arriva anche dal bouquet di terza categoria che parte all’Envers, a Gressan, paese delle mele, come ricorda il nome della Reina, Reinette: “Quest’anno è stato duro – ammette Roberto -, questi sono i momenti da tenere a mente quando la stanchezza prende il sopravvento. Questa sensazione io vorrei augurarla a tutti i giovani che oggi sono qui e che hanno deciso di diventare allevatori: è una gioia immensa, un orgoglio che si capisce solo se si vive”. Renetta elimina in un lampo (meno di 1 minuto n.d.r.), Gitane di Ivan Landry, mentre in semifinale incontra Negro di Corrado Charrier nella parte occidentale dell’arena in un combat che sembra una pratica semplice per la bovina di Quart a discapito di quella dei Bonin che però, con un colpo di coda finale, elimina la remissività dei primi minuti e chiude la pratica portandosi in finale. Nell’ultimo incontro sarà Baronne di Davide Grimod ad avere la peggio dopo un momento di studio da parte delle due mucche e un combat equo, ma molto tecnico e a ridosso dei box, nell’entusiasmo generale per una bella “barata”.

Reinette - Reina di 3a categoria - Bataille de Reines 2021
Reinette – Reina di 3a categoria – Bataille de Reines 2021

I bosquet vanno quindi in parti della Valle D’Aosta diverse, in stalle che hanno una lunga tradizione o che non vedevano vittorie dall’87, come Alino Marquis di Nus, che, da quell’anno in cui la sua Bimba vinse, attendeva questo momento. A Gressan ormai i bosquet sono attesi, ma mai scontati, come raccontano le parole emozionate dei fratelli Bonin, mentre la Regina delle Regine a Fontainemore mancava da un po’.

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