A farsi notare è stato l’assente. Nell’incontro di venerdì 21, al Jardin de l’Ange di Courmayeur, organizzato nell’ambito di “Valle d’Aosta solidale”, il più atteso era il senatore a vita Giulio Andreotti. Ma Andreotti, che ha compiuto novant’anni lo scorso 14 gennaio, all’ultimo, ha dato forfait, ma ha mandato una lettera agli organizzatori. “Sarei stato volentieri con voi per testimoniare sul valore del dono in un’epoca come è la nostra. Ma non sono in perfetta forma e l’altitudine della Valle d’Aosta non mi avrebbe molto giovato”.
Il senatore con il suo scritto interviene comunque nel dibattito: “L’argomento che affrontate a Courmayeur viene da lontano: dall’epica del buon samaritano e attraverso i secoli, dopo che tanti hanno aperto coraggiosamente tracce di carità, giunge ai nostri difficili giorni”. Il sette volte primo ministro ha voluto ricordare la figura di don Gnocchi. “Il cuore degli italiani è grande e l’insegnamento di don Gnocchi deve aiutarci ad andare avanti nella strada del dono. Sapremo essere sempre più generosi e guardare con fiducia il futuro”.
Nell’appuntamento di ieri si è affrontato il tema “Donare nonostante la crisi”. Dell’assente si è già detto, presenti erano invece: monsignor Giuseppe Anfossi, vescovo di Aosta e responsabile per la famiglie e la vita nella Cei; Paolo Varesi, segretario confederale Ugl; Paolo Pirani, segretario confederale Uil; Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Maria Guidotti, presidente dell’Istituto per le donazioni.
L’appuntamento con “Valle d’Aosta solidale” si è poi rinnovato sabato alle ore 18, questa volta a Gressoney Saint-Jean. “Non sparare sulla Croce Rossa” il titolo. Ne hanno parlato: Paola Severini, Pier Virgilio Dastoli, Pietro Sebastiani, Fabrizio Romano e Agostino Miozzo.
L’appuntamento con “Valle d’Aosta solidale” si è poi rinnovato sabato alle ore 18, questa volta a Gressoney Saint-Jean. “Non sparare sulla Croce Rossa” il titolo. Ne hanno parlato: Paola Severini, Pier Virgilio Dastoli, Pietro Sebastiani, Fabrizio Romano e Agostino Miozzo.