Una nuova idea di doposcuola, un progetto collaborativo che ha coinvolto sia il pubblico che il privato: sono queste le idee alla base di “Rete Doposcuola Lab” come annunciato oggi, martedì 9 ottobre, durante una conferenza stampa. Il servizio, già attivo nelle scuole valdostane, è stato creato dalla Fondazione Comunitaria e Coordinamento solidarietà della Valle d’Aosta in accordo con il Dipartimento politiche sociali dell’Assessorato regionale.
Il risultato è frutto di un investimento di 280 mila euro circa, ottenuti grazie all’unione di donazioni di privati e dei fondi ministeriali dedicati all’implementazione dei servizi scolastici ed extrascolastici. La logica di rete che guida le dinamiche di questo servizio si rispecchia innanzi tutto negli enti che stanno portando avanti il doposcuola. A partecipare sono l’EnA.I.P. Vallée d’Aoste, in qualità di capofila, in partenariato con Acli regionali Vda – Aps; la cooperativa sociale Noi e gli altri, in qualità di capofila, in partenariato con l’Associazione Donne Latino- Americane della Valle d’Aosta “Uniendo Raices” ONLUS e l’Associazione Sport per tutti Aspert Onlus.
Rete Doposcuola Lab parte dall’idea di rispondere alle problematiche delle scuole per quanto riguarda i servizi simili già attivi sul territorio, per creare appunto una “rete” di scambi e collaborazioni. In particolare, durante la progettazione, sono stati interpellati i dirigenti scolastici delle istituzioni che fornivano già questo servizio per mettere a fuoco le situazioni di criticità. Questo lavoro, nell’ambito del progetto “Doposcuola, Qualità & Inclusione” ha portato a creare una Carta dei servizi di Doposcuola in VdA e il primo Tavolo Permanente sul Futuro del Doposcuola in VdA. La Carta nasce per rispondere alle necessità e alle problematiche già presenti in servizi simili sul territorio, come spiega Patrik Vesan, segretario della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta “abbiamo cercato di creare una mappa per descrivere la situazione sul territorio a partire dal feedback dei servizi già esistenti, come si fa in altre città italiane come ad esempio Pavia, e che descriva la situazione nel suo complesso con dati relativi alle risorse umane e alle problematiche sociali“. Di conseguenza il Tavolo Permanente, già all’attivo con 35 partecipanti, servirà a raccogliere le esperienze del progetto per andare a delineare un manifesto sul doposcuola del futuro in Valle d’Aosta.
Iniziato con l’anno scolastico 2021/2022 il Doposcuola Lab ad oggi si articola in 17 diversi doposcuola coinvolgendo ben 17 Istituzioni Scolastiche con due scuole primarie e 15 scuole secondarie di primo grado. Gli alunni che hanno aderito sono 168, tra cui 86 con DSA o BES, tra i ragazzi coinvolti l’88% circa è italiano, mentre solo poco più dell’11% sono stranieri. Il servizio presta particolare attenzione all’inclusione, grazie alla formazione didattica e ai due educatori stranieri che, all’occorrenza, possano fare da mediatori culturali. in questo senso il Doposcuola Lab si impegna a fornire percorsi di apprendimento personalizzati che si concentrano in particolare su bambini e ragazzi con fragilità e/o disturbi dell’apprendimento. A questo scopo sono stati coinvolti alcuni professionisti, esperti in didattica educativa che affiancano gli educatori del progetto formandoli.