“Ora Basta – Ya Basta”. S’intitola così il progetto lanciato dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta che prenderà avvio nei primi giorni di dicembre con la pubblicazione di un avviso per la selezione di Enti del Terzo settore come partner progettuali. In questo modo, la Fondazione vuole dare il suo contributo al contrasto del fenomeno purtroppo ricorrente e diffuso della violenza nei confronti delle donne. Si tratta di una piaga che colpisce molti Paesi e che purtroppo non risparmia nemmeno la Valle d’Aosta. L’emergenza epidemiologica da Covid 19 ha poi avuto come effetto l’aumento dei casi di violenza contro le donne tra le mura domestiche a causa del maggior rischio dovuto alla convivenza forzata durante i ripetuti lockdown.
Il progetto, promosso in collaborazione con il CSV Valle d’Aosta-Odv e il Dipartimento Politiche sociali della Regione Autonoma Valle d’Aosta è finanziato dai fondi ministeriali derivanti dal DM 93/2020 e dalle donazioni messe a disposizione dalla Fondazione comunitaria, in particolare le liberalità assegnate dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Valle d’Aosta.
“Abbiamo molto a cuore questo tema la cui portata sistemica rischia di essere sottaciuta – spiega Patrik Vesan, Segretario generale della Fondazione comunitaria – nonostante la crescente attenzione mediatica dovuta a efferati episodi di cronaca. La violenza sulle donne non è infatti solo una questione privata, ma ha purtroppo pesanti ricadute sull’intera società, dalla mancata integrazione socio-lavorativa delle donne vittime di soprusi, all’infanzia e adolescenza interrotta di figli segnati da eventi traumatici che avranno ripercussioni sull’intero corso della loro vita. Occorre pertanto promuovere interventi a 360° sul fronte culturale, preventivo, curativo, punitivo e riabilitativo. Non bisogna inoltre dimenticare di porre un’attenzione specifica sull’uomo maltrattante che deve per primo essere posto al centro di interventi di “recupero” per essere messo nelle condizioni di non nuocere più nei confronti delle donne di cui ha abusato o di altre persone con cui potrà relazionarsi. In tal senso, le esperienze poste in essere in realtà regionali o Paesi, come quella del Protocollo Zeus, possono fungere da spunto interessante anche per la Valle d’Aosta”.
I soggetti selezionati dall’avviso pubblico avranno il compito di disegnare, assieme alla Fondazione comunitaria, interventi innovativi e possibilmente di rete che saranno finanziati con un budget iniziale di 40.000 euro. In particolare, saranno privilegiati temi d’intervento quali: azioni di prevenzione e contrasto a ogni forma di violenza fisica o mentale; azioni volte al rafforzamento dell’autostima e consapevolezza di donne vittime di violenza; lo sviluppo di percorsi di inclusione socio-lavorativa e di integrazione nella comunità nonché interventi socio-educativi e di “giustizia riparativa” rivolti al maltrattante.
La Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta realizza questa e altre iniziative in collaborazione con numerosi partner grazie alle donazioni di privati e non riceve finanziamenti pubblici per la sua gestione ordinaria. È possibile sostenere la sua azione a favore della solidarietà e dello sviluppo del territorio con una donazione su uno dei tre conti correnti indicati in basso o con carta di credito andando sul sito della Fondazione (www.fondazionevda.it), cliccando sul pulsante rosso “DONA”.
CONTI CORRENTI SUI QUALI EFFETTUARE LE DONAZIONI
Banca Intesa San Paolo c/c 5667 IBAN IT73 G 03069 09606 100000005667
BCC Valdostana c/c 50701 IBAN IT53 Q 08587 01211 000110150701
UniCredit c/c 000102396075 IBAN IT37 G 02008 01210 000102396075
Per informazioni:
Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta
Tel: 0165 231274
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