Buoni benzina addio. Ma la Regione mette in campo 18 milioni per il bonus riscaldamento

Dal 1° gennaio 2010 niente più carburanti in esenzione. Ma la Regione pensa a un sostegno economico alle famiglie per il riscaldamento. Il contributo sarà legato “al contesto ambientale” e ad “eventuali parametri di efficienza energetica.
Politica

Sarà il disegno di legge approvato oggi, venerdì 28 agosto, dalla Giunta regionale a mettere la parola fine ai “buoni benzina”, cioè al carburante in esenzione fiscale. Se ne parlava da diversi mesi, ma ora c’è anche l’atto formale – che dovrà essere approvato dal Consiglio Valle – che abolirà, a partire del 1° gennaio del prossimo anno, quello che molti nel resto d’Italia hanno considerato fino ad oggi un privilegio.

E così per la prima volta dopo il 1949 anche i valdostani dovranno pagare il prezzo pieno al distributore. I prezzi correnti sono di 1,334 euro la verde (contro 0,688 che paga un titolare di Carte Vallée) e 1,159 il gasolio (contro 0,654). Si tratta di un risparmio notevole tenendo presente che i mille litri annui di benzina concessa in esenzione (anche se la quota varia a seconda della cilindrata dell’auto) portano 646 euro all’anno in più in tasca ai valdostani e i 416 litri di gasolio generano un risparmio di 210 euro annui.
“Abbiamo tentato tutte le strade possibili – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive, Ennio Pastoret – ma è stato vano. Abbiamo cercato anche di modificare le norme di attuazione allo Statuto, ma anche questa strada ci è stata negata”.

“E’ una svolta storica per la nostra regione – ha dichiarato il presidente della Regione, Augusto Rollandin – molti hanno usato l’argomento dell’esenzione fiscale per attaccare la Valle accusandoci di essere privilegiati. Da oggi non è più così”.  Ma anche l’amministrazione regionale intende giocare le proprie carte e prendere alcune contro misure. E’ già stato predisposto un altro disegno di legge che istituisce il bonus riscaldamento. Per fare questo la regione prevede di spendere 18milioni di euro offrendo a ogni famiglia un sostegno economico che, formalmente, è giustificato dai “sovracosti derivanti dalle condizioni climatiche alpine”. Sarà la Giunta regionale a stabilire i criteri per la quantificazione dei contributi, anche se la quantificazione sarà legata “al contesto ambientale ove è ubicata l’abitazione” e ad “eventuali parametri di efficienza energetica.

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