A due anni dalla frana ha riaperto la strada regionale Roisan-Valpelline

A comunicarlo l’Assessorato alle Opere pubbliche, che ha lavorato in collaborazione con il Comune di Roisan. I lavori effettuati hanno comportato una spesa di oltre 1 milione 200mila euro, interamente finanziata con fondi statali del Ministero dell’Ambiente.
frana Roisan  - foto da Fb
Comuni

È stata riaperta oggi, venerdì 10 dicembre, a poco più di due anni dalla frana del 27 ottobre 2019, la strada regionale 17 che collega Roisan a Valpelline.

A comunicarlo l’Assessorato alle Opere pubbliche, che ha lavorato in collaborazione con il Comune di Roisan.

“Ultimati i lavori di protezione della strada regionale, il Comune di Roisan ha riaperto al transito privato una strada di fondamentale importanza per le comunità locali e il collegamento con la regionale di Valpelline. La progettazione e la direzione lavori sono state condotte direttamente dalle strutture tecniche dell’Assessorato regionale alle Opere pubbliche, il cui impegno ha permesso di diminuire notevolmente i tempi di realizzazione e di riapertura e di sfruttare rapidamente l’opportunità di utilizzo dei fondi statali”, sottolinea l’Assessore Carlo Marzi. 

“Per ridurre ulteriormente il rischio verranno realizzati ulteriori interventi in altri settori che, a seguito di approfondimenti, hanno evidenziato probabilità di dissesto, che si è quindi ritenuto opportuno finanziare e programmare a carattere preventivo, a seguito dei quali la strada potrà essere resa fruibile anche per i mezzi del trasporto pubblico locale – aggiunge Marzi –. L’attenzione posta ai rischi di frana è stata rafforzata sia grazie a innovativi sistemi di monitoraggio dei versanti e di utilizzo dei dati satellitari, sia grazie al consistente programma di interventi finanziato dallo Stato e dai fondi resi disponibili dal secondo assestamento di bilancio approvato dal Consiglio regionale”.

I lavori effettuati, che consistono nella realizzazione di barriere paramassi ad altissima resistenza integrate da un sistema di monitoraggio della parete rocciosa, hanno comportato una spesa di oltre 1 milione 200mila euro, interamente finanziata con fondi statali del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, resi disponibili per la mitigazione del rischio da frane.

Con il prossimo intervento, finanziato con il secondo assestamento di bilancio, l’importo complessivo dell’opera ammonterà a circa 2 milioni 100mila euro.

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