Fra tante incertezze la scuola valdostana si prepara al rientro in classe

Casi di positività fra i docenti, sospensioni per mancata osservanza dell'obbligo vaccinale, difficoltà a reperire supplenti, ma anche l'impatto del Super Green Pass sui trasporti sono solo alcune delle incognite che devono gestire i dirigenti scolastici.
La sede ITPR di viale Chabod
Scuola

Le vacanze scolastiche volgono al termine e per i dirigenti scolastici è tempo di programmare il rientro in classe. Nonostante l’appello firmato in Italia da 2000 presidi e indirizzato a Draghi e Bianchi per chiedere la didattica a distanza almeno fino a gennaio, il Governo non sembra intenzione a tornare sui propri passi.

“Noi siamo organizzati per il rientro” racconta la dirigente Patrizia Bongiovanni che si trova a governare due delle istituzioni scolastiche più grandi di Aosta, l’Itpr Corrado Gex e il Maria Adelaide (in reggenza).

“In questo momento i numeri dei sospesi e dei docenti in quarantena non sono tali da impedire il rientro in classe. Ne abbiamo alcuni, così come abbiamo delle famiglie che hanno chiesto di poter attivare la DDI per i propri figli, positivi, o in isolamento”.

Le incognite non mancano, a cominciare dai supplenti, sempre più difficili da trovare. “Sta diventando un’impresa, soprattutto per alcune materie e anche per supplenze lunghe come quelle per sostituzioni di gravidanze”. Il rientro in classe, lunedì 10 gennaio, coinciderà anche con l’entrata in vigore dell’obbligo del Super Green pass per il trasporto pubblico locale. “Mi preoccupa perché potrebbe essere impattante”.

Preoccupazioni condivise da Luca Barbieri, Dirigente scolastico dell’IsilTep di Verrès. “Siamo l’unica scuola della Bassa Valle e abbiamo tantissimi pullman dedicati agli studenti.”

Lunedì il rientro anche a Verrès dovrebbe avvenire in modo regolare. “Per ora ho una dozzina di alunni e tre docenti positivi, oltre ad alcune unità sospese. Sicuramente non sarà un periodo facile. Cercheremo di applicare le decisioni che verranno prese, ma sarà complicato. Lunedì non dovremmo avere problemi, ma ci aspettiamo un effetto domino per i positivi che emergeranno in classe, anche perché non è ancora ben chiaro come procedere, visto che il decreto non è ancora uscito, senza contare che il Dipartimento di Prevenzione della Valle d’Aosta a volte applica delle regole diverse”.

All’Istituzione Martinet di Aosta è in programma una riunione nel pomeriggio per fare il punto della situazione.
Il disagio c’è ed evidente, credo comunque che lunedì riusciremo a trovare una soluzione per garantire le lezioni per tutte le classi.” spiega il dirigente Federico Marchetti “Anche perché per fortuna alcuni dei docenti sospesi o in quarantena hanno proprio il lunedì come giorno libero”.
L’emergenza costringerà anche le scuole a fare i salti mortali per poter garantire il servizio. “Le situazioni andranno affrontate giorno per giorno, anche perché il quadro è in continua evoluzione. Oltre all’ordinario – maternità, congedi parentali, ecc – che resta, abbiamo i casi di positività e le situazioni, nuove, di sospensioni per mancata osservanza dell’obbligo vaccinale. Abbiamo tante messe a disposizione, ma non è semplice trovare supplenti per determinate discipline o sul sostegno, e non si può certo chiamare il primo che capita”.
Nonostante le difficoltà nell’organizzare il rientro, nessuno dei dirigenti intervistati sembra condividere l’appello sottoscritto dai colleghi a livello nazionale.
“La didattica in presenza è sempre preferibile perché fatta di relazioni e sguardi.  – evidenzia Marchetti – Se cominciassimo ora la scuola a distanza avremo dei supplenti che non conoscono neppure gli alunni e non avrebbero l’occasione di confrontarsi con i colleghi”.

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