Con una gara semplicemente perfetta Federica Brignone si è aggiudicata questa mattina il Supergigante di Coppa del Mondo a Zauchensee, in Austria. Per la carabiniera di La Salle si tratta della diciottesima vittoria in carriera.
Scesa con il pettorale numero nove, Federica Brignone aveva 8 centesimi di ritardo al primo intermedio da Ariane Raedler che in quel momento era in testa. Da lì in poi è sempre stata in vantaggio, di un centesimo al secondo intermedio, di 32 al terzo, pennellando letteralmente gli ultimi curvoni, prima di chiudere in 1:10.84.
Sul podio insieme a lei sono finite la svizzera Corinne Suter, che ha fatto tremare la valdostana, finendole dietro di soli 4 centesimi, e proprio l’austrica Raedler, a 17 centesimi.
Molto bene anche le altre azzurre: Marta Bassino ha chiuso al quarto posto (+43 centesimi), Elena Curtoni ottava (+59), mentre Sofia Goggia ha chiuso al diciannovesimo posto.
“Quest’anno sono più tranquilla e forse questi dieci giorni di pausa che mi sono presa sono stati fondamentali: sono arrivata bella riposata e i risultati si vedono. Sono davvero molto soddisfatta”.
“Sono felicissima, davvero soddisfatta”, commenta Brignone. “In carriera ho vinto tanto, ma è sempre un’emozione diversa. Oggi era difficile mettere tutti i pezzi del puzzle assieme, perché tante atlete hanno sciato forte ma alla fine è stato difficile fare una prova completa; tanti hanno sbagliato sopra oppure nella parte bassa. Era un SuperG molto veloce anche se non era facilissimo spingere tutte le curve. Nella parte bassa bisognava quasi sciare come in un gigante: è stato veramente bello mi sono divertita molto. Mettere insieme tutto era molto difficile, forse le più regolari siamo state io e Corinne (Suter ndr), ed infatti il nostro tempo è veramente vicino. Penso di aver fatto la differenza a metà del tracciato, come nella prova di discesa; sono tre giorni che azzecco sempre quel punto e penso di aver fatto la differenza lì. Sono veramente grata, ho attaccato dall’alto al basso riuscendo a mettere tutto assieme. Stamattina non stavo benissimo, ringrazio i dottori ed i fisioterapisti che mi hanno aiutato. Il mio ginocchio non era al massimo, ho fatto qualcosa in palestra ieri, ma l’importante è che fossi al massimo mentre sciavo. Non sono una persona sicura a prescindere: ho bisogno di sciare bene, delle mie sicurezze di avere delle conferme continue. Quest’anno sono più tranquilla e oggi sono arrivata dopo dieci giorni a casa. Tutti dovrebbero prendersi un po’ di pausa, soprattutto chi fa tante discipline, e questo mi ha permesso di essere qui carica dove normalmente sarei stata tesa per la mancanza di allenamento. Ho sciato bene già dalla prima prova con gli sci lunghi, conquistando consapevolezza per la gara di oggi. Sicuramente ho nel mirino le Olimpiadi, sono ancora però distanti perché prima ci saranno le tappe italiane che sono molto importanti quindi il focus dev’essere quello, cercando di arrivare ai giochi Olimpici con più fiducia possibile, con più risultati utili possibili”.