Disturbi di ansia con attacchi di panico, disturbi depressivi con pensieri anti conservativi, gesti autolesionistici ma anche disturbi alimentari. Nel 2021, per il secondo anno, è aumentato in Valle d’Aosta il numero di ragazzi e ragazze che hanno bisogno di un’assistenza psicologica.
“Ogni singolo psicologo dell’età evolutiva ha avuto un aumento di casi medio del 50,16% – ha spiegato in Consiglio regionale l’Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse, rispondendo ad una interpellanza di Christian Ganis della Lega Vda – Le situazioni familiari prese in carico sono risultate essere le più complesse, per le problematiche legate ovviamente alla Pandemia: problemi economici, assenza di lavoro, convivenza forzata, isolamento, situazione di problematiche psichiche di stress emotivo per paura del contagio, disagio scolastico per la Dad, interruzione dei rapporti interpersonali e scarso sostegno sociale”.
Nel collaborare con le istituzioni scolastiche, gli psicologi hanno rilevato un disagio diffuso fra bambini e ragazzi “riconducibile alla diagnosi di depressione”.
Fra gli adolescenti è stato osservato, in particolare, un incremento del cutting ovvero di gesti autolesionistici e di uso di sostanze psicotrope.
Punto di riferimento per il sostegno adolescenziale è il Pangolo, il servizio dell’Azienda Usl che nel 2021 ha registrato 71 nuovi accessi, con 18 invii ai servizi di neuropsichiatria infantile o psichiatria.
“Nel 2021 si è avuto un trend in ulteriore incremento di richieste da parte degli adolescenti rispetto all’anno 2000, che con 59 accessi aveva già fatto registrare rispetto al 2019 un triplicarsi delle richieste, a conferma di quanto il tempo pandemico abbia impattato fortemente sull’equilibrio emotivo degli adolescenti, sia in termini quantitativi che qualitativi”.
Disturbi d’ansia con attacchi di panico, disturbi depressivi con pensieri anti conservativi, le principali problematiche riscontrate. “Nelle situazioni più a rischio c’è stato un invio del caso al medico specialista competente per un supporto farmacologico e un’integrazione al lavoro psicoterapeutico”.
Per rispondere “a questa emergenza”, il consultorio il Pangolo “ha incrementato e attivato percorsi di psicoterapia, gruppi psicoeducazionali e spazi di accoglienza a libero accesso”.
A chiedere aiuto sono stati anche i ragazzi fra i 18 e i 25 anni, che mostravano sintomi di ansia e depressione. Dal settembre al dicembre del 2021, quando è stato attivato un ambulatorio specifico, sono state sette le richieste arrivate, con due invii al servizio di psichiatria.
In crescita esponenziale anche i casi di disturbi alimentari. Il centro dell’azienda Usl ha oggi in carico 85 pazienti, con un incremento nel 2021 del 75% dei nuovi utenti rispetto al periodo pre pandemico.
“Anche in Valle d’Aosta, come nel resto d’Italia, si sta mostrando un abbassamento dell’età dell’insorgenza: il 45% degli utenti presi in carico ha meno di 18 anni, di questi il 30% ha meno di 16 anni”.
A fronte di questi dati l’Amministrazione regionale, sulla scorta di quanto già fatto da altre regioni, “sta valutando di istituire servizi di psicologia di base sul territorio, in grado di intercettare e contrastare precocemente i disturbi psicologici della popolazione, contribuendo così a limitare sia gli accessi al pronto soccorso che aggravamenti. – ha spiegato Barmasse – In parallelo si provvederà alla riorganizzazione dei servizi di salute mentale nell’ambito delle case di comunità in modo da integrare la psicologia di base con servizi specialistici in ambito psicologico”.