Elezioni, a Saint-Pierre si fanno avanti per ora tre liste

A farsi avanti per la fusciacca sono per ora Andrea Barmaz, presidente della Vival e del Consorzio Fontina e Armando Mascaro, operatore sanitario, organizzatore di eventi e DJ. Una terza lista è in costruzione intorno alla figura di Stefano Celi, presidente del Cervim, che però al momento spiega come i ruoli apicali di sindaco e vice non siano ancora stati definiti.
Municipio Saint Pierre
Comuni

Di certo per il momento c’è la data, il 15 maggio, e tre liste con due capilista già definiti. A Saint-Pierre sono ancora aperti i giochi per le elezioni comunali. Tanto è vero che anche le carte (candidati e programmi) di chi è uscito per ora allo scoperto restano “sotto chiave”. Altri gruppi potrebbero essere, infatti, al lavoro per offrire ai cittadini una quarta alternativa.

Dopo due anni di commissariamento i saint-pierroleins possono tornare a eleggere il proprio sindaco. A farsi avanti per la fusciacca sono per ora Andrea Barmaz, presidente della Vival e del Consorzio Fontina e Armando Mascaro, operatore sanitario, organizzatore di eventi e DJ. Una terza lista è in costruzione intorno alla figura di Stefano Celi, presidente del Cervim, che però al momento spiega come i ruoli apicali di sindaco e vice non siano ancora stati definiti.

Tutte e tre le liste si dichiarano civiche, ma quella guidata da Mascaro, nasce sotto il simbolo di Fratelli d’Italia.

“Siamo fuori dai partiti e movimenti” dice Andrea Barmaz, raccontando come la sua candidatura nasca sulla spinta anche di alcuni amministratori del passato, che stanno ora collaborando alla costruzione della proposta di lista. “Non ho tessere e sono sempre stato fuori da ogni movimento. La militanza non mi appartiene”.

Andrea Barmaz
Andrea Barmaz

Saint-pierroleins Doc, Barmaz è nato in paese, dove sorgono anche le attività di famiglia. Ad affiancarlo, spiega, ci saranno tante donne, “più delle 5 previste dalla normativa”, e alcuni giovani: “Ho i capelli bianchi e non credo che andrò oltre un mandato. Saint-Pierre ha bisogno di prospettiva e in queste settimane ho scoperto che abbiamo una sana e capace gioventù in paese”. La squadra è quasi definitiva e verrà svelata probabilmente la prossima settimana. “Non è facile lavorare alla costruzione di una lista fuori dai partiti e dopo questi due anni di commissariamento la gente è molto prudente nell’accettare di mettersi in gioco”. Definito il gruppo che lo accompagnerà alla scalata del municipio, si passerà alla stesura del programma. “Le idee non mancano, Saint-Pierre è ricca di spunti per avviare la basi per uno sviluppo sostenibile”.

Armando Mascaro
Armando Mascaro

La seconda lista, in via di definizione, è quella del candidato sindaco Armando Mascaro, residente ad Aymavilles, ma molto legato alla comunità di Saint-Pierre: “In paese ci sono cresciuto, ci sono andato a scuola, ci ho fatto diverse attività e mio padre lavorava lì. Conosco le esigenze che si hanno adesso dopo i due anni di commissariamento”.
Per Mascaro da maggio la “normale amministrazione, che è in stand by, deve ripartire. Vogliamo stare in mezzo alla gente, confrontarci e conoscere le opinioni dei cittadini, vogliamo capire quali sono i problemi e lavorare insieme per risolverli. Alcuni esempi pratici possono essere il campo sportivo in disuso o la biblioteca chiusi, servizi primari che sono molto importanti per un paese”.

Una lista civica, ma sostenuta da Fratelli d’Italia con cui Mascaro si era già candidato due anni fa. I componenti della lista sono divisi fra militanti attivi e persone che si stanno avvicinando al progetto. “La lista è praticamente pronta e il programma in via di definizione, si tratta dei frutti di un lavoro di sette/otto mesi che coinvolge persone che non hanno nessuna esperienza in politica e si approcciano al nostro progetto da un punto di vista amministrativo. Tutta gente del posto, dallo studente ventenne al cinquantenne impresario”, racconta Mascaro.

Stefano Celi, Presidente Cervim

Uscita allo scoperto per ultima, la terza lista è ancora più un mistero, a cominciare dal suo candidato sindaco. “Non è detto che sarà io il sindaco o il vice” spiega Stefano Celi. “Dobbiamo ancora definirlo.”
Nessuna bandiera anche per questa terza proposta. “Siamo un gruppetto di persone che stanno lavorando ad una lista fuori dalla politica e dai partiti. Tutti uniti dalla volontà di fare qualcosa di concreto, dopo anni in cui il nostro paese è stato maltrattato. I cittadini hanno bisogno di recuperare il rapporto diretto con i propri amministratori, anche perché quello con i commissari in questi due anni è stato freddo e distaccato”.
Una parte della squadra è già stata definita, sull’altra il gruppo è al lavoro, così come sulla stesura del programma. “L’obiettivo è di cercare di dare una scossa, con un programma che parte dalle cose più semplici di cui il comune ha bisogno. E’ inutile fare tante promesse.”

 

di Silvia Savoye e Viola Feder

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