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Quelle del sì

Il gruppo consiliare regionale di Progetto Civico Progressista ha redatto e diffuso un manifesto dal titolo “Quelle del Sì”. Un sì articolato in otto punti raggruppati per temi.
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Il gruppo consiliare regionale di Progetto Civico Progressista ha redatto e diffuso un manifesto dal titolo “Quelle del Sì”. Una iniziativa singolare, è infatti raro che una forza politica affidi i suoi messaggi ad un manifesto da affiggere sui muri. Come si spiega questa scelta?

Da tempo veniamo dipinte come “quelle del no”. Una narrazione che rispediamo con forza al mittente, accompagnandola ad un manifesto di punti programmatici, cosa rara, ma solo perché è ormai raro che una forza politica indichi chiaramente i suoi obiettivi ed i suoi punti di impegno. La politica è troppo spesso concepita come capacità e abilità di adattamento alle circostanze, non ci sono più punti fermi e programmi ben definiti. Quello che viene considerato importante è stare in maggioranza e avere posti di potere. Quindi, se l’atteggiamento è di questo tipo, è evidente che indicare chiaramente degli obiettivi diventa pericoloso. Meglio rimanere sfumati, generici e pronti ad ogni tipo di alleanza. Ma PCP è cosa diversa dagli altri movimenti politici e le consigliere di PCP sono le portavoci di un progetto con dei contenuti precisi che non esitiamo ad indicare e a pubblicizzare.

Siete accusate di essere oppositive, di porre ostacoli a importanti progetti

Sono le argomentazioni preferite da coloro che cercano di liquidare e criminalizzare così le nostre idee, per evitare di confrontarsi. C’è chi lo fa in modo episodico e c’è chi invece lo fa in modo insistente e arrogante. Ricordiamo che da Assessore ai Trasporti Marguerettaz ha detto di NO, fin dal 2010, al progetto preliminare di elettrificazione, facendo perdere alla Valle d’Aosta quindici anni per la modernizzazione della ferrovia. Da Caveri e da Marguerettaz è arrivato anche un NO ad una riforma elettorale che potrebbe consentire agli elettori di scegliere direttamente il Presidente e la maggioranza per governare la Regione.

Veniamo ai punti, ai grandi Sì del manifesto. Un sì articolato in otto punti raggruppati per temi. E partiamo dall’ambito sociale e sanitario

Sono otto punti che non esauriscono affatto l’ambito di impegno di PCP. Li abbiamo elencati per essere concrete su alcuni temi per cui in questi mesi ci siamo battute.

Noi diciamo Sì ad un Ospedale regionale nuovo, modulare, adattabile alle emergenze, facilmente accessibile, dai costi trasparenti e Sì ad un cambio di passo rispetto alla medicina territoriale.

Diciamo SI’ ad un aumento degli investimenti per le politiche sociali e il sostegno delle famiglie, a partire da una riforma dell’addizionale IRPEF per distribuire il carico fiscale in base al reddito e dalla reintroduzione di aiuti per le famiglie in difficoltà.

Temi di grande attualità sono quelli sulla ferrovia e l’energia. Quali sono i vostri Sì in questo campo?

Diciamo SI’ ad una Tratta Ferroviaria Ivrea-Aosta elettrificata, moderna, veloce e interconnessa; alla riapertura della Aosta-Pré-Saint-Didier e alla prosecuzione dei binari fino ai piedi del Monte Bianco.

SI’ ad una maggiore autonomia energetica della Valle d’Aosta attraverso una transizione energetica che porti rapidamente all’abbandono dell’utilizzo delle fonti fossili e all’uso esclusivo di fonti rinnovabili e pulite.

SI’ ad una norma di attuazione dello Statuto che consenta alla Regione di disciplinare l’assegnazione delle grandi concessioni per derivazione d’acqua a scopo di produzione di energia idroelettrica.

In campo ambientale avete presentato una proposta di legge sui rifiuti speciali. Avete altre proposte?

Anzitutto SI’ alla salvaguardia dell’ambiente con la protezione del vallone Cime Bianche e l’ampliamento del Parco Mont Avic. Ed inoltre la tutela dei corsi d’acqua e dei laghi per valorizzare una importante risorsa della nostra economia.

SI’ ad un piano regionale dei rifiuti e ad una legge regionale sui rifiuti speciali che possa colmare il vuoto normativo presente e intervenire sulle discariche di Pompiod e Chalamy.

L’ultimo punto del manifesto è quello della riforma del sistema elettorale regionale. Quindi voi sostenete la Proposta di legge di iniziativa popolare presentata dal Comitato per la riforma elettorale?

Certo, noi diciamo SI’ ad una riforma elettorale che consenta agli elettori di scegliere direttamente il Presidente della Regione, la maggioranza con il suo programma e che favorisca una maggiore presenza femminile. Grazie alla iniziativa popolare e trasversale è possibile arrivare in tempi brevi ad una nuova legge che cambierà l’intero sistema politico valdostano.

Manifesto Quelle del Sì
Manifesto Quelle del Sì

Una risposta

  1. Approvo tutto. Sulla legge elettorale aggiungerei il divieto di cambiare partito una volta eletto. Il divieto di fare alleanze , con altri partiti dopo le elezioni, per governare. Il divieto di candidarsi se uno ha avuto dei problemi con la giustizia, una persona deve essere pulita. Nel momento in cui un politico viene indagato lascia il posto al prossimo eletto fino all’assoluzione del processo. Leggi più chiare e semplici. Tutti i dirigenti devono essere dello stesso partito del presidente se non lo sono vengono sostituiti. Tutta la macchina regionale deve essere snellita, di conseguenza la burocrazia deve scomparire. Mi fermo qui……. Cordiali saluti

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