La legalità non è solamente un insieme di regole e divieti da rispettare per non incorrere in qualche punizione, ma un vero e proprio sistema di valori posti a base della democrazia stessa. Non è quindi qualcosa che si può insegnare dall'alto di una cattedra, come le tabelline, ma un concetto che si trasmette soprattutto con l'esempio e con l'azione diretta. Questo principio educativo ha ispirato un'iniziativa come il Percorso alla legalità, organizzato in occasione del 17esimo anniversario della strage di Capaci, in collaborazione con il Sindacato autonomo di Polizia, il comune di Aosta e con il sostegno della Questura. Sono circa 500 gli studenti delle ultime due classi delle scuole secondarie valdostane che parteciperanno al ciclo di quattro incontri che si svolgeranno al Giacosa, e aventi come tema vari aspetti legati alla legalità, come il rispetto dell'ambiente, l'alcool e la droga, gli incidenti stradali, i comportamenti a rischio, la mafia e la criminalità.
Quest'anno gli ospiti presenti ai vari appuntamenti, ovvero vari rappresentanti di Libera, Addio Pizzo, Telejato, E adesso ammazzateci tutti, oltre che alcuni attori del film Sbirri, come il vice questore aggiunto della polizia di Stato Alfredo Criscuolo, saranno disponibili ad incontrare anche il resto della cittadinanza durante appositi incontri serali.
Al termine del ciclo di incontri gli studenti saranno invitati a "restituire" quanto appreso sotto forma di elaborati audiovisivi. Le opere migliori, realizzate sia dai singoli studenti che dalle classi, saranno premiate alla fine del progetto. In particolare, le classi che si saranno maggiormente distinte potranno salpare sulla Nave della legalità, assieme a numerosi giovani di tutta Italia, in direzione di Palermo, e partecipare alle cerimonie di commemorazione della strage di Capaci. Altri premi in palio sono delle visite guidate alla scuola per ispettori della Polizia di Stato di Nettuno, al centro polifunzionale di Roma Spinaceto e al reparto mobile di Genova.