Dal 7 al 31 maggio, la Maison Gargantua di Gressan ospita l’esposizione “Shamsia Hassani. L’artista che cattura la voce e la luce delle donne afghane e le restituisce al mondo sotto forma di murales”. La mostra itinerante delle opere della street artist è organizzata dallo Zonta Club Aosta Valley, con il supporto dell’Associazione Forte di Bard, per dar voce alla sua arte sottoposta a censura, veicolare il suo messaggio e aumentare la consapevolezza sulla condizione della donna in Afghanistan nella società civile.
Durante l’inaugurazione, prevista per sabato 7 maggio, alle 18.30, Laura Lodi, di Zonta Club Aosta Valley, racconterà della street artist Shamsia Hassani, delle sue opere e del suo contributo alla lotta per la libertà delle donne afghane. Durante la presa del potere dei Talebani, dopo il ritiro dell’esercito americano, l’artista ha deciso di non scappare dal suo paese, ma di restare in Afghanistan. Lo ha fatto rischiando la propria vita per il messaggio che la sua figura veicola e che le sue opere esprimono: le donne afghane, anche se oppresse in una società patriarcale, sono ambiziose, concrete, orgogliose, desiderose di cambiare la propria condizione per se stesse e per le proprie figlie.
I murales della Hassani, realizzati sui muri risparmiati dai bombardamenti, ricordano al mondo che la questione femminile in Afghanistan non può essere dimenticata e regalano scorci di bellezza in una Kabul martoriata dalla guerra. Da quando in Afghanistan i talebani hanno ripreso il potere, Shamsia Hassani, che con le sue opere “grida” la mancata libertà delle donne nel suo paese, non può parlare. Si trova in un luogo segreto e sicuro. La mostra itinerante delle opere della street artist vuole quindi essere un modo per dar voce alla sua arte sottoposta a censura, veicolare il suo messaggio e aumentare la consapevolezza sulla condizione della donna in Afghanistan nella società civile.
Entrata libera (Si applicano le normative sanitarie in vigore).