Con l'accusa di sequestro di persona, gli agenti della polizia giudiziaria dell'aliquota della polizia di stato in forza presso la Procura di Aosta, hanno arrestato il collega Giovanni Frisina, di 28 anni. L'agente, attualmente in forza alla Questura di Milano, ma prima alla polizia di frontiera del Monte Bianco, è stato arrestato ad Aosta martedì scorso. Ora, il giovane si trova in carcere a Brissogne.
Il poliziotto, difeso dall'avvocato Diego Perugini, del foro di Roma, è accusato di aver sequestrato, nell'agosto di quest'anno, un finanziere e un'amica. Il tutto per motivi di gelosia. Secondo l'accusa, li avrebbe tenuti sequestrati per circa quattro ore, minacciandoli con la pistola. Al fatto avrebbe assistito anche la fidanzata di lui. Nessuno ha fatto denuncia, a Frisina, i colleghi della pg, sono arrivati da alcune segnalazioni. ''Respingiamo duramente ogni addebito – commenta l'avvocato Diego Perugini – ora devo leggere con attenzione le carte, ma ci sono molte contraddizioni nelle dichiarazione rese delle persone offese e molte cose che non combaciano. I due non avrebbero mai denunciato il mio cliente''.
Domani, venerdì 16 ottobre, il poliziotto comparirà davanti al gip di Aosta per la convalida dell'arresto.
Lo scorso novembre, Frisina era comparso davanti al giudice monocratico di Aosta con l'accusa di truffa. Ma era stato assolto. Assoluzione, anche lunedì scorso in appello. Secondo l'accusa, infatti, il giovane, nonostante fosse in malattia avrebbe svolto attività sportive. E proprio per queste accuse, la Corte dei Conti della Valle d'Aosta lo aveva condannato al pagamento di 14 mila e 600 euro.
L'agente, secondo l'accusa, si sarebbe recato a sciare nonostante fosse in mutua per un'influenza e poi avrebbe trascorso un lungo periodo in Calabria, sua regione d'origine, a seguito di un incidente stradale. Il tutto corredato di certificati medici: 74 giorni di mutua. Aveva anche comunicato che avrebbe trascorso un periodo di mutua per le conseguenze di un incidente stradale a Lanuvio (a Roma), ma a quell'indirizzo non era più domiciliato da due anni. Poi, un'altra serie di certificati medici.
Ora, le accuse sono decisamente più gravi. Ancora molti i particolari da chiarire.