Giovane picchiato a sangue a Ostia. Prima il saluto fascista, poi “frocio comunista”

Sabato verso le 4 di mattina.
News Nazionali

Roma, 26 ott. (Adnkronos) – Il volto insanguinato, setto nasale e una costola rotti. In queste condizioni un giovane di 30 anni si è presentato in commissariato, denunciando di essere stato picchiato da tre persone. E' accaduto verso le 4 di sabato mattina a Ostia davanti alla stazione Nord, a due passi da un posto di Polizia. Il giovane è stato accompagnato all'ospedale Grassi di Ostia ed è stato poi ascoltato dagli agenti, come riferisce il quotidiano 'Il Messaggero'

Il 30enne ha raccontato di essere stato aggredito alle spalle e di aver ricevuto calci in faccia e sulla schiena. ''Quando mi hanno visto – ha raccontato il 30enne a 'Il Messaggero' – mi hanno fatto il saluto romano. Io ho fatto finta di niente e ho proseguito a camminare per la mia strada. Ma li ho sentiti che dicevano qualcosa ma non ho capito cosa''. ''Sono arrivati alle spalle mi hanno urlato frocio comunista e poi mi hanno massacrato di botte – ha continuato – Pensavo che mi avrebbero ammazzato''.

"E' la storia dell'ennesima aggressione a sfondo omofobo a Roma – scrive il quotidiano – Anche se questa volta la vitttima non è omosessuale. A tradirlo, forse, il suo look non omologato alle mode del momento". Forse sono stati i jeans attillati o le scarpe 'frankestein' a far scattare qualcosa nei suoi aggressori.

''Continuano i pestaggi vigliacchi a sfondo razzista con tanto di saluto fascista e slogan urlati che fanno ben capire in quale ambito nascano queste azioni. E' incredibile che ancora si tenti di nascondere da dove vengono questi delinquenti e il perché si sentano così tronfi e sicuri nel manifestare la loro intolleranza'', dichiara Enzo Foschi, consigliere del Pd alla Regione Lazio. ''Finché certi politici e rappresentanze istituzionali continueranno a definire le gesta di questi squadristi semplici 'bravate' – continua – e a mandare messaggi ambigui rispetto alle tematiche dei diritti civili, sull'omofobia e sulla mancanza di tutele per le vittime di questi aggressioni ci troveremo di fronte a un grave problema. Il sindaco Alemanno che cosa intende fare per tutelare i suoi cittadini?''. ''Non si può aspettare che accada qualcosa di ancora più grave e poi cospargersi il capo con la cenere – conclude – Si esprima chiaramente su quanto sta accadendo a Roma e come intende rispondere la sua amministrazione''.

''E' orrendo. Un assurdo episodio di intolleranza. Un uomo inseguito, quasi braccato e poi picchiato selvaggiamente nel cuore della notte. Come raccontano oggi i giornali, l'abbigliamento della vittima ha fatto pensare ai suoi aggressori che fosse gay e questo e' bastato a scatenarli''. Lo ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, presidente dell'Arcigay Roma, commentando l'aggressione avvenuta a Ostia di un trentenne ritenuto gay. ''Dobbiamo tutti domandarci come è stato possibile arrivare a questo punto. Contro questo clima di intolleranza occorrono risposte forti e immediate perché la nostra città non ne può davvero più".

''Innanzitutto voglio esprimere la mia solidarietà alla vittima della brutale aggressione avvenuta ieri a Ostia: siamo certi che le forze dell'ordine stanno facendo tutto il possibile per assicurare alla giustizia i responsabili''. Lo dichiara Giorgio Ciardi (Pdl), delegato del sindaco di Roma per la Sicurezza.

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