Tre giorni di festa possono avere davvero tanti significati. Vuol dire ritrovare un segno di normalità, vuol dire ritrovarsi nella normalità, vuol dire rimettere in moto una macchina organizzativa che scalpitava, vuol dire celebrare la stagione appena finita e trovare l’entusiasmo per una che ancora deve ancora iniziare. I tre giorni della Festa del Rugby a Sarre vogliono dire questo, ma anche tanto altro. Venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 giugno all’Area 6 Tu a ritrovarsi non è solo un movimento regionale – sfuggito al placcaggio in alcuni casi inesorabile della pandemia – ma una grande famiglia ed un progetto in continuo fermento.
“Siamo un po’ arrugginiti perché non la organizziamo da tre anni, ma sono davvero felicissimo che si torni a fare la Festa del Rugby”, racconta un Francesco Fida – presidente dello Stade Valdôtain “padrone di casa” – preso dal turbine organizzativo. “È sempre stato il momento clou della stagione, la ciliegina sulla torta di un anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni. Sarà bello riabbracciare non solo i nostri ragazzi, ma anche tutti gli amici da fuori Valle e da Oltralpe che verranno da noi per tre giorni di sport ma, soprattutto, socialità”.
Una macchina organizzativa già avviata per la Holi Splash Run e la Chaligne Skyrace, che ora cercherà di dare il meglio di sé, contando sui volontari e sulla voglia di stare insieme di chi parteciperà. “L’Area 6 Tu è riuscita a creare un polo sportivo importante, ma anche un senso di comunità: tutti intorno, dalle amministrazioni alle attività, si sentono parte del progetto e vogliono aiutarci”, prosegue Fida, sottolineando come le strutture ricettive della zona si siano dimostrate vicine allo Stade Valdôtain.
C’è anche un aspetto economico dietro alla Festa del Rugby, che rappresenta un momento di autotassazione della società: “Per noi è motivo di orgoglio riuscire a stare in piedi arrangiandoci da soli economicamente in questo momento particolare. È fieno in cascina che reinvestiremo nella crescita della società”.
Così conclude Fida: “Sono sicuro che il regalo che questa festa ci darà sarà un carico di energie per ripartire con slancio la prossima stagione, che mi auguro sia piena di successi come questo movimento merita”.
Il programma della Festa del Rugby
Si comincia venerdì 17 giugno alle 19 con un ritrovo in famiglia. Marco Curighetti, delegato regionale, premierà i piccoli leoncini, poi verrà consegnato un ricordo a tutti ed il Trofeo Ilio Hill (primo allenatore nel 1971 da poco scomparso) al miglior giocatore di tutte le categorie – dalla propaganda agli old – giudicato dagli allenatori, mentre il direttivo consegnerà il premio al personaggio Stade che più di altri si è distinto per passione, sacrificio e lavoro. Seguirà la cena in famiglia, con giocatori, vecchie glorie, amici, parenti, sponsor, per poi lasciare spazio alla musica ed a un minitorneo goliardico di rugby a 7 con due squadre dei valdostani, Settimo, Province dell’Ovest.
Sabato mattina il torneo delle ragazze con Stade Valdôtain, Parabiago, Cogoleto, Bolzano, una franchigia piemontese ed il Sallanches. Dopo il pranzo, il torneo old con ben 10 squadre: i San Peterfield (selezione veneta), Eminenze Grigie (selezione piemontese), Man-ovali (Stade Valdôtain), Orche (Recco), Highlander (Torino), Coyotes (Cernusco), Mosquitos (Seregno), Orsi (Biella), Imperia, Sud Tirol (Bolzano). Sarà poi la volta dell’Under 17 – per celebrare la vittoria della Coppa Mari e Monti dell’Ivrea Stade – con un triangolare anche con Province dell’Ovest (più Bolzano) e Settimo Torinese, a cui seguirà un grande terzo tempo con DJ Roy e Radio Club.
Domenica, infine, toccherà ai piccoli del settore propaganda con Stade, Rugby Club Fillière (Annecy), Carpi, San Mauro, Cogoleto, Vercelli, Santa Rita Novara, Rugby Club Haute-Tarentaise (Bourg Saint Maurice) e, dopo il pranzo, all’Under 15 con Stade, San Mauro, Parabiago, Bourg-Saint-Maurice e Ivrea.