Mentre si prospettano – finalmente – giorni di pioggia, il Centro funzionale regionale ha emesso il Bollettino idrogeologico relativo al mese di maggio 2022. Bollettino, mentre tutta Italia è alle prese con il problema della siccità, inevitabilmente “a tinte fosche”.
Soprattutto riguardo l’indice Spi – lo Standarized Precipitation Index – che definisce lo stato di siccità sul territorio in funzione della pioggia caduta, misurandone il deficit per diversi intervalli temporali.
Stando al bollettino idrogeologico, l’indice Spi segnala tre differenti scenari. A tre mesi: l’indice riflette “una condizione di siccità meteorologica i cui effetti sono limitati all’osservazione di un periodo di scarsità di precipitazioni”; mentre a sei mesi “riflette una condizione di siccità i cui effetti possono risentirsi in campo agricolo”.
Più complessa la situazione con indice a dodici mesi, dove “riflette una condizione di siccità idrologica i cui effetti sulla disponibilità idrica possono essere osservati sui corsi d’acqua superficiali o a livello delle falde sotterranee”.
Precipitazioni sotto la media storica degli ultimi dieci anni
Riguardo la situazione generale, si legge, “la precipitazione cumulata media sul territorio regionale, nel mese di maggio 2022, è di circa 50 mm, valore inferiore alla media storica del periodo (decennio 2002-2011)”, con quantitativi registrati che “variano dai 120 mm registrati a Gressoney-Saint-Jean (lago Seebna) ai 15 mm registrati a Quart Ollignan”, mentre “i massimi valori mensili sono stati registrati sulle zone di confine con il Piemonte, con la Francia e con la Svizzera, le minime nel fondovalle”.
Precipitazioni da gennaio sotto la media del trentennio
Se si considerano le precipitazioni da inizio dell’anno, invece, “il valore cumulato dal 1° gennaio al 31 maggio, per quattro stazioni di riferimento (Aosta, Pontboset, Gressoney-La-Trinité e Rhêmes-Notre-Dame), si situa ancora al di sotto dei valori considerati nella norma (trentennio di riferimento 1991-2020). Il calcolo dell’indice SPI a tre, sei e dodici mesi mostra un livello di siccità da moderata a estrema per le zona A, B e C. Per la zona D l’indice varia tra la normalità e la siccità moderata. L’indice di siccità risulta peggiorato rispetto al mese di aprile”.
Anche perché, per la pioggia totale da inizio anno, i dati del 2022 sono molto più bassi se confrontati con la media storica del trentennio 1981-2010. Dai rilievi la zona A ha visto precipitazioni per 34.3 millimetri, confronto ad una media storica di 91,4. Per la zona B il dato a maggio 2022 è di 63.1 millimetri contro i ben 166.6 della media 1981-2010, per la zona C sono 43 millimetri contro i 104,4 di media storica. Infine, la zona D fa segnare 50,9 millimetri contro i 99,2 del trentennio 1981-2010.
La portata della Dora Baltea
L’analisi dei deflussi eseguita sulle stazioni di rilevamento ambientale sulla Dora Baltea – a Nus, Hône, Champdepraz e Tavagnasco – evidenzia che il periodo di morbida, iniziato con anticipo, è già in calo in molti settori della regione.
Il report rimarca che i valori registrati presso le sezioni di Hône e Champdepraz risultano influenzati da un fermo impianto che si protrae dalla fine del 2020. Data l’assenza di piogge rilevanti non si registrano picchi improvvisi di portata.
A maggio 2022 le giornate estive sono state 18 contro una media storica di sei
La temperatura media del mese di maggio, misurata dalle stazioni sul territorio regionale, è stata superiore di circa 2° C rispetto alla media del decennio 2002-2011, a tutte le quote.
Temperature sopra la media – si legge nel documento – sono state registrate nel corso di tutto il mese di maggio e le giornate più calde sono state il 21, 27 e 28 maggio, con massime superiori a 30° C registrate in numerose stazioni del fondovalle.
La temperatura massima registrata è stata di 35.4° C a Saint-Marcel e 33.3° C a Saint-Vincent, rispettivamente il 21 e il 28 maggio. Il numero di giornate estive – con temperatura massima superiore a 20° C – è decisamente superiore alla media. Un esempio riportato arriva da Saint-Christophe, dove sono state registrate 18 giornate estive contro una media storica di 6 giornate.