Sette regioni e un obiettivo: candidare la Via Francigena a patrimonio Unesco

Ad annunciarlo l'assessore ai Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz. Dopo la candidatura - andata a segno - dell'alpinismo e l'iter in corso per il Monte Bianco, il tentativo è quello di riprendere le fila di un discorso, quello per la Via Francigena, cominciato nel 2015 e proseguito nel 2019.
Via Francigena
Cultura

In principio fu l’alpinismo, nel dicembre 2019. Poi è toccato al lungo iter, ancora “appeso”, del Monte Bianco. Ora un nuovo tentativo, quello di proporre la candidatura della Via Francigena a patrimonio mondiale Unesco. Discorso che parte da lontano, però, dopo l’incontro a Fidenza del 2015 e la firma apposta in quel di Firenze – nel 2019 – per eleggere a patrimonio Unesco l’antico itinerario  in ottanta tappe che da Canterbury porta a Roma.

Il dato è emerso oggi, durante la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2022 di Strade del Cinema, per bocca dell’assessore dei Beni culturali Jean-Pierre Guichardaz che ha spiegato così il suo lieve ritardo: “Stiamo firmando con altre sette regioni un Protocollo d’intesa per la candidatura Unesco della Via Francigena”.

Nei prossimi giorni, ha aggiunto Guichardaz, verranno resi noti i dettagli dell’iniziativa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte