Val Ferret: previsti due interventi straordinari per il ripristino idrico dopo la frana

Avviata la fase di interlocuzione per la risistemazione totale dell’acquedotto e la futura sostituzione del ponte temporaneo dopo i danneggiamenti provocati dallo smottamento estivo.
Frana Courmayeur
Comuni

Pezzo dopo pezzo, la Val Ferret tenta di ricostruire e ritrovare la propria normalità perduta dopo la colata di detriti che, nella serata di venerdì 5 agosto scorso, ha lasciato Courmayeur in balia di forti disagi idrici. La strada verso la stabilizzazione definitiva delle funzionalità del torrente passerà attraverso alcuni lavori di risistemazione e riqualificazione che andranno a interessare, nei mesi a venire, sia l’acquedotto che il ponte, ambedue rispettivamente danneggiato e distrutto dalla frana ma prossimo alla totale rimessa a nuovo.

L’intervento sull’acquedotto

Dopo essere stato sottoposto a una provvisoria e rapida rimessa in funzionamento immediatamente a seguito dell’episodio franoso che ne aveva interrotto temporaneamente il corretto funzionamento lasciando il comune senza acqua, l’acquedotto del paese subirà a breve un definitivo ripristino.

“Dopo aver lavorato sull’impianto interrato e sui tubi di supporto alla conduttura, provvederemo a posizionare un nuovo ponte che andrà a sostituire quello temporaneo installato immediatamente a seguito dell’emergenza e della conseguente pulizia cui abbiamo sottoposto il lago – spiega il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota -. Non siamo certi che la struttura sorgerà esattamente nel medesimo sito della precedente poiché eventuali spostamenti a monte o a valle saranno a discrezione dei professionisti che si occuperanno dei progetti”.

“Danni ingenti”

I prossimi step per la riqualificazione dei servizi idrici del comune di Courmayeur saranno dapprima la progettazione mirata dei vari interventi, necessaria a definirne ambedue costi e tempistiche, e in seguito l’affidamento degli incarichi specifici alle ditte che si occuperanno della manutenzione.

“Purtroppo non abbiamo tuttora una esatta visuale completa dei danni provocati dalla frana a beni comunali e privati – dichiara Rota -. Non vi è dubbio che essi siano stati ingenti sia per ciò che concerne il territorio di competenza sia per ciò che concerne infrastrutture quali l’alveo del torrente, il ponte, la rete del servizio idrico integrato, le strade e gli attraversamenti del paese e le numerose attività commerciali e ricettive che, non essendo state raggiungibili per più giorni, hanno risentito di cali di presenze e prenotazioni anche sul lungo termine”.

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