Tre Comuni e un singolo impegno, quello verso un futuro maggiormente sostenibile e rispettoso verso la natura: grazie a fondi europei e nazionali, Gressan, Jovençan e Saint-Christophe hanno scelto di investire per implementare l’efficienza energetica di alcuni plessi del territorio in un’ottica green quanto mai attuale e urgente.
Gressan
La dotazione di pannelli solari dell’area verde di Les Îles andrà a sommarsi a interventi preesistenti tra cui l’allestimento di un impianto eolico di recente sottoposto a revisione e restauro, confermando peraltro l’anima sostenibile del paese.
“Da quando ricopro la carica di sindaco assieme ai miei colleghi amministratori ho sempre cercato di andare incontro al risparmio e alla produzione di energia quanto più possibile pulita, dimostrando di essere sensibile all’ambiente e alle sue necessità con gesti quotidiani proseguiti anche nelle legislature successive – commenta il sindaco di Gressan Michel Martinet -. Dopo i pannelli fotovoltaici posati sul tetto del municipio nel 2011, successivamente interessato dalla sostituzione dei serramenti e dal rifacimento del cappotto esterno tra il 2019 e il 2020, l’anno passato abbiamo posizionato nell’area verde una piccola turbina eolica alla quale, quest’anno, andremo ad aggiungere un nuovo sistema da 16 kilowatt sito sulla copertura del Grand Chalet”.
Jovençan
Ammonta invece a quasi 38 mila euro il totale delle spese estrapolato dai 50 mila euro di fondi annualmente destinati a migliorie in chiave di sostenibilità stabilito dal Comune di Jovençan per intervenire su due importanti plessi comunali, la ex latteria e il mulino; esclusa invece a causa della scarsa convenienza sul piano tecnico la terza struttura del pozzo inizialmente compresa nel progetto.
“Dopo aver provveduto alla dotazione di pannelli solari del municipio e aver programmato sul breve termine la posa di un sistema fotovoltaico dopo la sostituzione di serramenti nei locali delle scuole, in mancanza di ulteriori edifici sui quali mettere mano, abbiamo scelto di dotare tali due piccole costruzioni di impianti rispettivamente da 6 e 5 kilowatt di potenza – racconta il sindaco Riccardo Desaymonet -. Mentre per la ex latteria, recentemente sottoposta a riqualificazione e in parte già consegnata, stiamo valutando l’adesione a un progetto europeo per donarle una funzione maggiormente specifica, i locali del mulino con la sua attrezzatura antica saranno internamente illuminati proprio grazie alla parte di energia elettrica non ceduta”.
Saint-Christophe
Già antecedentemente lo scoppio della crisi energetica che sta colpendo tanto gli enti pubblici quanto le famiglie, l’amministrazione comunale di Saint-Christophe ha iniziato a ragionare nella direzione di un crescente risparmio di risorse e di una rinnovata sensibilità ambientale: tale volontà, infatti, già ben chiarita dal programma di legislatura, ha portato negli anni il paese a un abbattimento di oltre 40% dei costi legati all’approvvigionamento di corrente grazie alla sostituzione della oramai desueta illuminazione pubblica con nuovi modelli di luci a led.
“Gli interventi di manutenzione straordinaria sul municipio, della durata di circa sei mesi, andranno non soltanto a rimpiazzare i vecchi serramenti ma anche a modificare lo stesso sistema di gestione interno eliminando l’impianto a metano e installando pompe di calore per un totale funzionamento in modalità elettrica – dichiara il sindaco, Paolo Cheney, annunciando nei mesi a venire un ulteriore e similare intervento nei locali della biblioteca del paese -. La spesa di circa 1 milione di euro necessaria peraltro al posizionamento di pannelli da 50 kilowatt, sarà da noi sostenuta anche grazie al duplice contributo di Regione, venutaci incontro con 400 mila euro destinati al miglioramento della nostra sostenibilità, e Stato, interessatosi con 100 mila euro per l’acquisto degli stessi”.
Le comunità energetiche
È tuttora in fase di discussione e sperimentazione a livello regionale una prospettiva di condivisione dell’energia elettrica generata da fonti rinnovabili sia in regime di autoconsumo collettivo da parte di famiglie e singoli cittadini residenti in un medesimo edificio o condominio sia, in maniera più ampia, tramite la creazione di comunità energetiche rinnovabili che coinvolgano persone, piccole e medie imprese, enti territoriali e locali.
“Proprio seguendo tale linea di azione e intenzione della Regione, tali tre Comuni hanno in qualche modo già la possibilità di produrre energia pulita nonché di razionalizzare i propri consumi – conclude Martinet, peraltro presidente dell’Unité des Communes Mont-Émilius -. Cambiamenti climatici e incrementi nella produzione di anidride carbonica rendono quanto mai vitale che coloro che si occupano della gestione dei fondi pubblici siano maggiormente sensibili verso tale tematica e si impegnino per lanciare un messaggio anche alle nuove generazioni circa il loro ruolo imprescindibile nella salvaguardia dell’ambiente”.