E’ stato l’ennesimo “supplizio” quello che ieri, martedì 1° dicembre, hanno dovuto sopportare gli sfortunati passeggeri della linea ferroviaria Torino-Aosta. L’ombra del disagio aleggiava già dalla mattina e la giornata si annunciava difficile poiché, oltre ai problemi ormai noti, era annunciato lo sciopero del trasporto ferroviario piemontese di otto ore, dalle ore 10 alle 18, contro la decisione della Regione Piemonte di mettere a gara il servizio ferroviario regionale, spezzandolo in cinque lotti. Tra i tanti episodi conseguenti alla protesta dei ferrovieri quello avvenuto a Chivasso in serata, che ha richiesto l’intervento dei Carabinieri.
Il treno regionale proveniente da Torino Porta Nuova e diretto ad Aosta, dopo essere partito con poco meno di un’ora di ritardo , è rimasto bloccato. Arrivato infatti alla stazione di Chivasso l’esiguo numero di carrozze rispetto al numero di passeggeri ha causato tensioni tra gli stessi poiché il pilota non ne voleva sapere di partire con passeggeri in piedi nei corridoi stipati come sardine.
Tutti i passeggeri sono stati fatti dunque scendere e poi fatti salire successivamente su un altro treno, arrivato circa 15 minuti dopo, è più capiente.
I ritardi si sono accavallati però per tutta la serata. Dalla stazione di Aosta a regnare sovrani erano gli annunci di ritardi “indefiniti” per le partenze, tanto che alcuni hanno rinunciato a partire e se ne sono tornati a casa, incrociando le dita per il giorno successivo, altri ancora hanno optato per l’auto, rinunciando così a perseguire la buona prassi dell’utilizzo dei “mezzi pubblici”.
Tutti i passeggeri sono stati fatti dunque scendere e poi fatti salire successivamente su un altro treno, arrivato circa 15 minuti dopo, è più capiente.
I ritardi si sono accavallati però per tutta la serata. Dalla stazione di Aosta a regnare sovrani erano gli annunci di ritardi “indefiniti” per le partenze, tanto che alcuni hanno rinunciato a partire e se ne sono tornati a casa, incrociando le dita per il giorno successivo, altri ancora hanno optato per l’auto, rinunciando così a perseguire la buona prassi dell’utilizzo dei “mezzi pubblici”.
Intanto, oggi in Consiglio regionale l’Assessore regionale ai Trasporti, Aurelio Marguerettaz, ha annunciato che a breve il Consiglio regionale sarà chiamato ad esprimere il parere obbligatorio sullo schema di disegno di legge predisposto dalla Commissione paritetica e relativo alla regionalizzazione della tratta ferroviaria valdostana. “Un importante provvedimento – ha evidenziato Luciano Caveri, consigliere regionale e membro della Commissione partitetica – perché trasferisce alla Regione competenze oggi in capo alle Ferrovie dello Stato. La Regione potrà così meglio gestire le politiche di trasporto su rotaia integrandole nel sistema trasportistico regionale".