Domenica 20 novembre ricorreva la “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada”, dedicata a coloro che hanno perso la vita in incidenti e ai loro familiari. Nell’ambito delle iniziative di educazione stradale, l’altro ieri, lunedì 21 novembre, gli agenti della Polizia stradale della Valle d’Aosta hanno incontrato 70 studenti delle classi quinte dell’Istituto tecnico di Verrès.
Circa tre ore, dedicate a parlare di incidenti stradali e a sollecitare l’attenzione su tutti i fattori di rischio, dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti all’utilizzo del cellulare, dal mancato uso dei dispositivi di sicurezza all’eccesso di velocità.
Inoltre, tra gli obiettivi dell’incontro, che aveva per protagonisti ragazzi che stanno per approcciarsi alla guida, o hanno appena preso la patente, vi era quello di far sapere loro quali sono le conseguenze di una guida imprudente, giacché dietro incidenti “mortali” ci sono delle storie, delle famiglie, c’è del dolore.
Per questo, è importante instaurare una cultura della sicurezza stradale con una vera e propria attività educativa. A livello nazionale, secondo le stime Istat/Aci, da un confronto tra il 1° semestre 2021 con lo stesso periodo 2022 aumentano del 25% i feriti e del 15% le vittime da incidenti stradali.
Un incremento verosimilmente dovuto ad una maggiore mobilità, che lo scorso anno era offuscata dal Covid e dai lockdown che in parte hanno ancora interessato la popolazione. In Valle d’Aosta, quest’anno, le vittime registrate sono ad oggi, purtroppo, otto.