Scuola, prossimamente anche in Valle il progetto pilota “Tampon Box”

L’iniziativa, sollevata dalla Consulta degli studenti, è stata sperimentata in varie realtà a livello nazionale. L’obiettivo è di rendere, per quanto possibile, strutturale e capillare la presenza di distributori di assorbenti nelle scuole superiori.
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Sulla scia di alcune sperimentazioni effettuate a livello nazionale in scuole secondarie e università, anche in Valle verrà avviato, nei prossimi mesi, il progetto pilota “Tampon Box”. L’iniziativa, già proposta lo scorso anno in Consiglio regionale dal consigliere Andrea Padovani, discussa con gli assessori Luciano Caveri e Roberto Barmasse e sollevata dalla Consulta degli studenti, è stata portata nuovamente all’attenzione dell’amministrazione regionale, al fine di garantire una scuola sempre più inclusiva e accogliente.

Gli studenti delle superiori si sono organizzati autonomamente per venire incontro alle necessità delle ragazze, garantendo, in caso di urgenze, la possibilità di avere a disposizione assorbenti gratuiti, in spazi neutri, all’interno della scuola. Trattandosi di un bene di prima necessità, l’obiettivo è di rendere, per quanto possibile, strutturale e capillare la presenza di distributori in tutte le scuole superiori.

Il senso di installare dei “Tampon Box” ha un significato preciso: le mestruazioni sono un evento normale, naturale, ma in molti casi sono viste ancora come un tabù, uno stigma che si può superare parlandone apertamente e informandosi, anche attraverso una campagna di sensibilizzazioni che promuova una maggior accettazione, consapevolezza del proprio corpo e percorsi ad hoc per la promozione dell’affettività e della sessualità a scuola (con il supporto di competenze come ostetriche e psicologi).

“Il ciclo non è una scelta. La solidarietà sì. Prendine uno, lasciane uno se puoi”. Questa potrebbe essere un’idea da proporre anche nelle scuole valdostane affinché, in modo responsabile, chi ha bisogno possa usufruire del “Tampon Box” e allo stesso tempo chi si ritrova con un assorbente in più lo lasci nel distributore. Se il processo funziona, la scatola non dovrebbe mai svuotarsi.

Secondo alcuni studenti della Consulta, ha anche funzionato il fatto di inserire una quota simbolica (20 centesimi) nel distributore per avere a disposizione un assorbente, in caso di urgenza. Proposte che saranno vagliate nel prossimo incontro della Consulta, in programma a gennaio, affinché l’amministrazione possa predisporre, in tempi brevi, una sperimentazione efficace in una scuola secondaria di secondo grado.

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