Se dovessimo scegliere una parola – una – che meglio di altre rappresenti gli anni venti di questo secolo, non avremmo dubbi. La parola è: fluidità. Se ne sente spesso parlare, perché sta permeando ogni ambito della nostra esistenza, rapporti interpersonali, economici, sociali. I riferimenti che abbiamo conosciuto, anche nel recente passato, paiono desueti, appartenenti ad altra era geologica. Una breve nota introduttiva per evidenziare che anche il mondo dell’auto non ne è esente, e non potrebbe essere, come è ovvio, il contrario.
E per salutare una macchina che, solo pochi anni fa, nessuno, crediamo, avrebbe immaginato. La macchina è la Lamborghini Huracàn Sterrato. Lamborghini, dopo gli esordi con i trattori, si rese celebre a livello globale per le sue auto da sogno, lussuose e sportive: chi non ricorda, ad esempio, la Miura? Bene, una delle sue epigone più riuscite, la Huracàn, conosce una sorta di mutazione genetica, benché solo parziale, ma comunque tale da costituire l’abbrivio per una nuova filosofia che, ne siamo certi, farà da strada maestra.
Arriviamo al sodo. Huracàn, nella versione Sterrato, è la regina di un nuovo segmento, quello delle vetture sportive ma adatte anche al fuoristrada. Il compito era affidato ad un designer di classe, Mitja Borkert. Il risultato è sorprendente. Non stiamo parlando di una piccola ritoccatina qua e là, di un timido innalzamento del baricentro, ma di una vera e propria rivoluzione. La vettura è effettivamente rialzata di 44 millimetri, il passo allungato (2.629 metri), i sovraruota sono irrobustiti, al limite del cofano anteriore fanno capolino due proiettori aggiuntivi.
Non solo, le sospensioni sono state ridisegnate, il motore aspirato vanta un particolare sistema per mantenere le prestazioni sui fondi polverosi. Le linee sono stupende, le dimensioni da supercar (la lunghezza supera di poco i quattro metri e mezzo, la larghezza sfiora i due metri, l’altezza è di 1.248 metri), la carrozzeria è realizzata in alluminio e fibra di carbonio. Il vero tocco inventivo e inedito sta nel compendio tra attitudine all’off-road e le prestazioni cui Lamborghini, da sempre, ci ha abituato, e che permangono inalterate.
Qualche numero. Il propulsore, cui abbiamo accennato, è un dieci cilindri aspirato a V di 90°, con cilindrata pari a 5204 cc. e sprigiona una potenza di 610 cavalli a 8000 giri/minuto. La coppia, che si attesta a 560 Nm a 6500 giri/minuto, consente un’accelerazione monstre di 3”4 da 0 a 100 chilometri orari. La velocità massima si spinge fino a 260 chilometri orari. La trazione è, dato il DNA della vettura, integrale, con differenziale autobloccante posteriore. La trasmissione è a doppia frizione e sette rapporti. Il prezzo, ovviamente, è adeguato al modello e parte da euro 262.000.