Resti trovati sul Grand-Combin: sono di un alpinista inglese

Il rinvenimento era avvenuto lo scorso settembre, sul ghiacciaio di Corbassière. La Polizia cantonale del Vallese ha svolto, attraverso l’Interpol, accertamenti con le autorità britanniche, che hanno incluso l’esame del Dna.
Glacier Corbassière Photo Police cantonale valaisanne
Cronaca

Un alpinista inglese, disperso sul Grand-Combin il 31 dicembre 1974. E’ questo il responso degli accertamenti svolti dalla Polizia cantonale del Vallese (Svizzera), in collaborazione con le autorità britanniche attraverso l’Interpol, per dare identità ai resti umani ritrovati lo scorso settembre sul ghiacciaio di Corbassière, non lontano dal confine con l’Italia.

Dagli elementi rinvenuti sul luogo, sopra il comune di Val de Bagnes, gli inquirenti elvetici si erano orientati a ricondurre il rinvenimento a un giovane inglese. L’identificazione, effettuata attraverso l’esame del Dna, ha confermato l’indicazione. L’alpinista, al momento della sua scomparsa, aveva 32 anni.

Sono stati frequenti, nelle ultime stagioni, in ragione delle mutazioni climatiche, i casi di resti ed oggetti restituiti dai ghiacci. Nel 2018, sul Cervino, erano emersi equipaggiamenti e ossa di un alpinista giapponese disperso nel 2014, mentre un anno prima lo stesso era accaduto sul ghiacciaio del Miage, nel massiccio del Bianco. In quel caso, l’identificazione aveva condotto a due ventenni, uno tedesco e l’altro turco.

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