Le urla disperate di una donna, vittima di una rapina, hanno attirato l'attenzione di un passante, Dimitri Yuri, 37 anni cittadino russo residente ad Aosta. L'uomo per cercare di aiutarla è finito in ospedale con una prognosi di quindici giorni.
In manette è finita una guardia giurata, Giampaolo Romano, 40 anni, di Charvensod. L'uomo è accusato di concorso in rapina.
Ieri sera, giovedì 28 gennaio, verso le 20, la commessa della tabaccheria di Pont Suaz, Anne Mary Bonadé stava tornando a casa, quando è stata borseggiata da due uomini.
«Avevamo appena chiuso il negozio – racconta la donna – quando sono andata a prendere la macchina nel parcheggio vicino alla pizzeria Millenium. Ho messo la borsa sul sedile, a quel punto un uomo ha aperto la portiere, ha disinserito le chiavi dal quadro e ha preso la borsa. In un primo momento ho pensato che volesse rubarmi l'auto. A quel punto è comparso anche un secondo uomo. Mi sono messa a urlare, e ho inseguito i malviventi. Pochi istanti dopo, è arrivato un ragazzo in mio soccorso. E' riuscito a fermare uno dei due uomini, che lo ha colpito più volte, con il calcio della pistola, alla testa. Poi, sono arrivati anche altri due ragazzi, (due finanzieri che stavano andando a cena). Il rapinatore è stato fermato, e in quel momento, quando gli ho tolto il cappuccio della felpa l'ho riconosciuto. Era un nostro cliente. Veniva a comprare le sigarette. Solo questa mattina ho realizzato quello che è successo».
Pochi istanti dopo, sono arrivati i carabinieri del radiomobile, allertati del 118 che era già arrivato sul posto per prestare soccorso a Dimitri Yuri. L'uomo ne avrà per 15 giorni.
La guardia giurata è stata subito arrestata. Del complice ancora nessuna traccia. In mattinata è stata ritrovato il portafoglio della donna, con dentro i documenti e i soldi, 30 euro.
«Probabilmente pensavano che avessi l'incasso – continua la commessa – invece avevo solo pochi euro. L'unica cosa che mi preme è ringraziare quell'uomo che è subito corso in mio soccorso e che ha avuto la peggio. E' stato brutalmente picchiato per aiutarmi. E non posso fare altro che ringraziarlo».
Ora, le indagini proseguono per risalire al complice.