“Acqua non controllata”: la denuncia di alcuni cittadini. Il sindaco: “L’acquedotto è la nostra priorità”

Dopo l’avvio, lo scorso febbraio, di una sperimentazione che utilizza i raggi cosmici per individuare le perdite che interessano le linee dell’acquedotto comunale, mercoledì è stato aperto un primo cantiere di riparazione vicino al Castello.
Il municipio di Issogne
Comuni

Risale allo scorso lunedì 24 marzo la lettera firmata da “alcune famiglie di Issogne” e inoltrata alle autorità regionali competenti nella quale un gruppo anonimo di cittadini del paese denuncia le scarse condizioni di potabilità dell’acqua comunale. Venuto a conoscenza delle lamentele, il sindaco di Issogne, Patrick Thuegaz, ha voluto prontamente rispondere alla popolazione, rassicurandola circa la correttezza degli interventi svolti finalizzati a sanare la problematica della carenza idrica che oramai da mesi affligge il comune.

La lettera

La lettera è stata inoltrata al Servizio igiene e sanità pubblica, al Bim, al Corpo forestale valdostano, all’assessorato all’Ambiente e alla presidenza della Regione.

“Da più di un mese e mezzo a Issogne beviamo l’acqua del torrente, perché per risolvere temporaneamente l’emergenza idrica il sindaco ha deciso di collegare le condotte di acqua del torrente Beaucqueil alle vasche dell’acquedotto – si legge nella missiva, con la quale si domandano dovuti controlli nonché urgenti interventi risolutivi -. Alcuni giorni l’acqua era torbida e altre volte con troppo cloro, essa è sicuramente non controllata dal punto di vista igienico-sanitario e non siamo certi esista una richiesta di autorizzazione alle autorità competenti”.

La risposta

“La lettera contiene molte inesattezze e suppone comportamenti illeciti da parte del sottoscritto, insinuando addirittura una violazione delle norme e un’azione svolta in assenza di autorizzazioni, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini – si legge nella risposta del primo cittadino, che giudica tali insinuazioni molto gravi e diffamatorie -. Io, assieme all’intera Giunta e ai consiglieri comunali, abbiamo sempre dimostrato ampia disponibilità al confronto e all’illustrazione della situazione, recependo anche le idee o le proposte che alcune persone veramente interessate a fare il bene per il paese hanno fornito in modo propositivo in questi mesi”.

Dal punto di vista della comunicazione della criticità alla popolazione, l’amministrazione rammenta di aver svolto due incontri pubblici le cui slide sono state divulgate digitalmente e di aver a più riprese fatto interpellato le testate televisive e giornalistiche locali.

“Diversamente, l’invio di una lettera anonima agli enti regionali non dimostra nulla se non la malafede di coloro che l’hanno scritta, i quali, nonostante le numerose possibilità di informazione, non hanno recepito le notizie corrette e istituzionali e si sono infine trincerati dietro l’anonimato – prosegue Thuegaz, senza nascondere il proprio rammarico per non essere stato direttamente contattato -. Porgo agli autori l’invito a rivolgere le domande alle quali non avrei risposto in un confronto de visu, durante il quale avrei modo non di difendere il mio operato, ma di ascoltare le loro idee per il miglioramento della carenza idrica”.

L’acqua a Issogne

Il Comune di Issogne assicura di aver tentato di affrontare prontamente e tempestivamente la problematica della scarsità idrica che, a decorrere dal mese di gennaio ha interessato il territorio.

“In particolare, la situazione è stata gestita in modalità di protezione civile, attivando il protocollo di rifornimento delle vasche con l’ausilio delle autobotti dei Vigili del fuoco del comando di Aosta – continua Thuegaz -. Contemporaneamente, sono state svolte analisi sul punto di prelievo del torrente e all’interno di un pozzo nei pressi del campo sportivo ed è iniziata la procedura per l’autorizzazione urgente di approvvigionamento idrico di emergenza per acqua destinata al consumo umano”.

Il monitoraggio delle perdite

Risale al mese di febbraio la prima sperimentazione che utilizza i raggi cosmici per individuare le numerose perdite che interessano le linee dell’acquedotto comunale.

“Dopo i primi rilievi e l’analisi dei risultati consegnatici attorno ai primi di marzo, abbiamo giusto mercoledì avviato un primo cantiere di riparazione nelle adiacenze del Castello dove è stata notata una presenza di umidità importante – racconta Thuegaz -. Proseguiremo dopo un breve periodo di sospensione per Pasqua e a breve apriremo due nuovi cantieri in località Les Genot, un sito abbastanza critico dove nell’ultima estate abbiamo riscontrato tre perdite poi risolte”.

Lo scorso martedì 28 marzo, inoltre, l’amministrazione comunale di Issogne ha provveduto alle prime interlocuzioni con un ingegnere esperto per il rifacimento della dorsale orientata sul campo sportivo di Champdepraz, circa 1,2 chilometri di tubazioni la cui condizione di criticità è stata non soltanto confermata ma anche rivelata pessima dal monitoraggio tramite raggi cosmici.

Gli altri interventi in campo

A Issogne è in programma anche il rifacimento della seconda vasca del paese, già finanziato dal Bim, il quale potrà andare in appalto entro la fine dell’estate corrente ed essere realizzato nella primavera del 2024.

“Il grosso dei lavori verrà compiuto sull’acquedotto intercomunale, in merito al quale ci sentiamo quasi quotidianamente con i sindaci di Champdepraz e Arnad per poter appaltare già quest’anno questo importante progetto risalente a 15 anni e di prossima conclusione che garantirà a Issogne il collegamento tra gli acquedotti e il rifacimento delle dorsali – anticipa Thuegaz -. Prevediamo anche di unire localmente gli acquedotti di Issogne e Champdepraz per risolvere la carenza di un gruppo di case più distante dalle vasche centrali e stiamo valutando anche di fruire di un pozzo dedicato a emergenze idropotabili per il recupero dell’acqua dalla falda sotterranea”.

Una cospicua tranche di intervento sarà orientata alla risoluzione degli sprechi causati dai 25 fontanili di Issogne, tra i quali andare a individuare quelli che possono essere temporaneamente spenti generando un buon risparmio di acqua; i rubinetti che, entro il prossimo inverno, saranno identificati come essenziali, per converso, saranno agganciati al sistema dell’illuminazione pubblica di modo da poter essere spenti automaticamente in orario notturno.

“Quest’anno la nostra priorità sarà l’acquedotto, cui destineremo le nostre risorse principali, poiché vorrei che nei prossimi anni situazioni come quella che stiamo vivendo non si ripresentino – commenta in chiusura Thuegaz, sottolineando come Issogne non soffra di un’autentica carenza idrica bensì soltanto dell’inadeguatezza delle proprie reti -. Per questo motivo, nel momento in cui scoveremo nuove perdite non si tratterà più di effettuare una semplice riparazione locale ma si provvederà a sistemare un tratto più lungo e importante per interventi che siano risolutivi”.

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