Non utilizzare l’acqua potabile per finalità differenti da quelle alimentari e igieniche o per l’abbeveraggio del bestiame e svolgimento di attività produttive. E’ quanto prevede un’ordinanza, firmata oggi dal sindaco di Issogne.
Rientrano nel divieto azioni quali irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati, lavaggio di aree cortilizie e piazzali o di veicoli a motore, riempimento di piscine, fontane ornamentali e vasche da giardino.
“Sono molte le riparazioni cui stiamo procedendo negli ultimi mesi e di recente abbiamo concluso un importante intervento che ha interessato circa 300 metri di tubazioni piene di perdite – racconta il sindaco di Issogne, Patrick Thuegaz -. Una volta individuate tramite i raggi cosmici e sanate definitivamente, alcune famiglie del paese hanno notato un aumento nel flusso idrico delle proprie case”.
Per verificare la buona riuscita dei lavori sulle linee, l’amministrazione è solita chiudere per 24 ore il flusso idrico derivante dal torrente che al momento integra la portata dell’acquedotto misurando il funzionamento delle sole vasche.
“Dopo tale cospicua riparazione, paradossalmente le vasche hanno riscontrato un comportamento peggiore di prima e operai e operatori comunali si sono resi conto che la fuoriuscita di acqua era addirittura superiore rispetto a due mesi fa – resoconta Thuegaz -. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che alcuni residenti si sono allacciati abusivamente all’acquedotto utilizzando l’acqua potabile per l’irrigazione o altri usi diversi rispetto a quello umano”.
Sulla scorta di quanto già previsto dal Comune di Donnas, l’amministrazione di Issogne ha dunque emesso l’ordinanza che funziona quale strumento giuridico con cui intervenire sui colpevoli con sanzioni mirate.
“Anche i responsabili del Consorzio di miglioramento fondiario sono stati messi a conoscenza della situazione, che hanno accettato perché comunque ogni eccesso delle vasche viene confluito nell’irriguo e, con l’estate vicina, anche i loro consumi non possono che aumentare – prosegue Thuegaz -. L’ultima voce del documento riguarda i fontanili, per larga parte chiusi salvo quelli necessari a mantenere gli equilibri della linea, e fa seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini che con un comportamento non più tollerabile aprono in autonomia pozzetti e saracinesche”.
A oggi il flusso medio di perdite dell’acquedotto di Issogne è di circa 13,5 litri al secondo, ovvero 100 litri ogni sette secondi, contro il consumo di un piccolo paese stimato a 4 litri al secondo.
“Abbiamo riscontrato un’altra falla 100 metri a valle rispetto alla vasca principale e tra lunedì e mercoledì dovremmo già riuscire a ripararla – rassicura Thuegaz -. Nel frattempo stiamo proseguendo con nuovi progetti tra cui un cantiere in località Les Genot avviato questo lunedì, il rifacimento di una dorsale importante di cui ci è giusto ieri stato consegnato il preventivo e altri tre interventi che partiranno uno nel mese di maggio e due nel mese di settembre”.
Oltre i lavori più immediati e urgenti, sono al vaglio dell’amministrazione ulteriori iniziative per sanare il disagio idrico della popolazione di Issogne tra cui eventualmente un sopralluogo da parte della ditta padovana che si è occupata delle rilevazioni tramite raggi cosmici.