Martedì scorso, 25 luglio, l’Associazione Italiana Tumore al Seno Metastatico – Noicisiamo ha consegnato al Day Hospital di Oncologia dell’ospedale “Parini” di Aosta tre visori di ultima generazione all-in-one immersivi per la realtà virtuale.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di migliorare il benessere dei pazienti durante le cure che richiedono tempi di permanenza prolungati in Day Hospital dell’Oncologia, come le infusioni di chemioterapia.
I risultati rilevati da iniziative analoghe in altre strutture sanitarie indicano infatti che “immergersi” in un’ambientazione diversa da quella ospedaliera, con immagini naturali o artificiali e con l’aiuto della musica o di rumori bianchi e la possibilità di collegarsi con chi è all’esterno dell’ospedale, può contribuire a ridurre lo stress e la percezione del tempo, che sembra così scorrere più velocemente.
“Avere una stimolazione sensoriale che distolga dell’ambiente ospedaliero credo che sia un primo passo per aiutare le pazienti a non focalizzarsi sull’idea negativa della chemioterapia – dice la dottoressa Marina Schena, direttrice della Struttura complessa Oncologia ed ematologia oncologica dell’Usl -. Sarà interessante capire insieme all’Associazione quali marcatori psicologici poter rilevare per comprendere in che modo la realtà virtuale agisca nel miglioramento del distress psicologico. Poter offrire questa esperienza rientra in una visione di attenzione al benessere del paziente che promuoviamo all’interno del reparto di Oncologia”.
La donazione di visori per la realtà virtuale rientra nel progetto “Terapia della Distrazione” di Noicisiamo, associazione nata nell’ottobre 2016. “Il termine “distrazione – spiega la presidente Marina La Norcia – è stato scelto per il suo significato in ambito psicologico. Ora il suo impiego è sostenuto da evidenze nella letteratura scientifica, a cui abbiamo contribuito attraverso precedenti donazioni. L’obiettivo futuro è dare la possibilità di impiegare la realtà virtuale a sempre più centri oncologici, per migliorare concretamente il vissuto di chi è in terapia, all’interno di un approccio integrato alle cure. Come associazione, ci proponiamo anche di contribuire a produrre contenuti per i pazienti”.