Dalla Regione eventi e interventi formativi per la prevenzione del suicidio

Oltre ad aderire alle celebrazioni della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio con un’iniziativa in programma a Saint-Vincent la prossima domenica 10 settembre, saranno pensati percorsi destinati a operatori sanitari, operatori di pronto intervento, sentinelle e superstiti nonché a ragazzi, genitori e docenti delle scuole valdostane.
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Società

La Valle d’Aosta torna a fa sentire la propria voce in materia di prevenzione del suicidio con nuovi eventi e interventi formativi organizzati a ridosso della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio della prossima domenica 10 settembre. Le iniziative approvate durante la riunione della Giunta regionale di oggi, lunedì 21 agosto, fanno capo al più ampio Progetto regionale per la prevenzione del suicidio portato avanti dall’assessorato Sanità, salute e politiche sociali al fianco dell’Azienda Usl e dell’associazione “Il mandorlo fiorito”.

Valdostane e valdostani avranno modo di manifestare la propria adesione alle celebrazioni internazionali durante l’inedito evento in programma a Saint-Vincent e realizzato in collaborazione il Dipartimento di salute mentale dell’Ausl e la sezione interna ai volontari del soccorso Grand Paradis.

“Teniamo alta l’attenzione su questo delicato tema proseguendo con le attività del Progetto, del quale già nello scorso anno abbiamo concretizzato le prime azioni installando sui ponti di Avise e di Introd specifici dispositivi di protezione e dissuasione a contrasto degli atti anticonservativi – commenta l’assessore Carlo Marzi -. Ora diamo gambe anche agli aspetti della prevenzione e della formazione, i due elementi centrali a sensibilizzare e prevenire per quanto possibile il fenomeno, poiché fondamentali per riuscire a cogliere nei tempi utili le situazioni di disagio in modo da poter prontamente intervenire prima che si verifichino situazioni di maggiore difficoltà”.

Il “Progetto regionale per la prevenzione del suicidio” prevede peraltro una seconda linea di azione orientata a specifici interventi formativi dedicati a differenti categorie di soggetti a diverso titolo coinvolti dal fenomeno: operatori sanitari, operatori di pronto intervento, sentinelle – ovverosia persone preparate alla rilevazione del rischio suicidario – e superstiti potranno così essere seguiti su vari livelli da qualificati docenti ed esperti del settore. A tale attività va a sommarsi, in aggiunta, un progetto di ricerca e azione rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado nonché ai loro genitori e ai loro insegnanti, concretizzato grazie al supporto e al tramite dell’Università della Valle d’Aosta.

“Siamo consapevoli che la formazione è condizione necessaria per poter operare in questo delicato ambito, in cui le esperienze e le sensibilità maturate dall’associazione “Il mandorlo fiorito” con la quale collaboriamo con continuità rivestono grande importanza – commenta ancora Marzi -. La giornata del 10 settembre, quest’anno giunta al ventesimo anno di celebrazione, rappresenta la migliore occasione per parlare di questo drammatico tema, far conoscere l’impegno profuso e promuovere il progetto che il nostro assessorato porta avanti”.

Una risposta

  1. Lavorare sulle causa che istigano al suicidio, la Valle d’Aosta è una regione di una tristezza inquietante…

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