Gambero Rosso, le nove eccellenze valdostane nella nuova guida Pizzerie d’Italia 2024

Tra i 735 locali selezionati da Gambero Rosso nella nuova guida 2024 emergono alcune realtà valdostane capaci di mescolare tradizione, innovazione e sapori locali.
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La Valle d’Aosta rivendica il proprio posto nella classifica delle Pizzerie d’Italia 2024, spiccando tra i 735 migliori locali selezionati da Gambero Rosso nella sua nuova guida 2024. Nove le insegne guadagnate da altrettanti ristoranti della regione, a dimostrazione della capacità di gestori e pizzaioli di maneggiare e mescolare ingredienti quali tradizione, innovazione e sapori locali.

Numerosi sono i criteri presi in esame dagli esperti critici, dal lavoro e dalla ricerca delle materie prime per l’impasto e la lievitazione al recupero di prodotti antichi e all’originalità degli abbinamenti. Fondamentali anche la cottura, sia essa nel forno a legna o nel forno elettrico, per regalare alla pizza profumo, leggerezza e consistenza nonché il finale servizio.

Oltre a iSaulle di Quart, che grazie alla purissima acqua delle Alpi utilizzata per il suo impasto ha sbaragliato la concorrenza valdostana con un punteggio di 85/100, hanno ottenuto ottimi risultati anche il Lidò di Sarre (82/100) e Du Tunnel di Courmayeur (81/100), l’uno punto fermo della movida locale e l’altro dotato di forno a legna e piccola cucina. Tra le pizzerie che servono pizza al piatto figurano peraltro le proposte napoletane de Dal Fornaro del Castello di Saint-Pierre (80/100) e le varianti con farine bianche e integrali de La Macina di La Salle (79/100).

Traguardi di tutto rispetto, ambedue pari a 78/100, anche per il Fuoripista di Courmayeur e il Sottosopra di Charvensod, immediatamente seguiti da Locanda Cervino di Châtillon, locale in pieno stile montano nonché punto di riferimento per l’autentica cucina valdostana.

Spazio allo street food in pieno centro aostano grazie alle pizze al taglio, tra le quali a distinguersi è Pizzeggiando, ultima delle tre sedi totali del brand valdostano che totalizza 83/100.

6 risposte

  1. La pizza è un arte e solo i Maestri artisti hanno il dono di crearla.
    La pizza era un piatto prelibato che fu creata e apprezzata dalla Regina Margherita che prese in suo nome.
    I risultati non possiamo certamente inventarli, i clienti hanno capito e apprezzato l’alta qualità della Pizza Verace Napoletana del Maestro Maurizio Saulle presso la loro pizzeria che è in Pol Position.

  2. A mio modesto parere, questo riconoscimento lo meritavano anche i Signori Raffy c dal Molise grande Pizzaiolo e Vittorio Campeotto Titolare del Locale Carpe Diem di Verres, entrambi in continua evoluzione sia x quanto riguardano i molteplici impasti che propongono e x le materie prime che usano x le Pizze

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