È guardando in alto, verso le montagne, che la curiosità dei più piccoli può trovare risposte e l’ignoranza dei grandi nei confronti della complessa geografia valdostana può trovare pace. Questi due degli obiettivi del progetto Le Tor de Petits, condotto da Anna Galliano e Marina Garbolino Riva, e sfociato anche nell’omonimo libro edito da Le Chateau e sostenuto da CVA e ISTMB.
Se il libro, e il suo titolo non tradisce le aspettative, è rivolto principalmente ai giovanissimi lettori, è vero anche che a beneficiarne sono soprattutto i grandi che, troppo spesso, sono disarmati di fronte alle domande dei più piccoli sulle vette valdostane e su tutto quello che fa parte della complessa morfologia di una regione alpina con una altezza media di 2000 metri sul livello del mare.
Si snoda così un meraviglioso viaggio alla (ri)scoperta dell’ambiente alpino che circonda ogni giorno i valdostani, i quali sono sovente ignari non solo dei nomi delle vette, ma anche delle storie che si celano dietro alla loro maestosità e ai racconti degli uomini (e donne!), che per primi le hanno ascese in una eterna sfida tra uomo e natura, prima nel segno della paura della montagna, in seguito per necessità lavorative, e infine per sfida personale e sportiva delle imprese alpinistiche.
Il progetto nasce dalla curiosità dei piccoli, come racconta Anna Galliano: “Tutto è nato dalle continue domande dei miei nipoti e dalla loro voglia di scoprire, mi sono resa conto che avevano bisogno di sapere e capire cosa li circonda. Così siamo partite (Anna Galliano e Marina Garbolino Riva, insegnante all’Istituto San Giuseppe, ndr.), dall’idea del Tor, come il Tor des Géants, ma alla scoperta delle vette e delle particolarità valdostane”.
Le Tor des Petits è un diario di bordo fatto di simboli, leggende, aneddoti e curiosità, oltre che di dati geografici precisi e puntuali. Presentato al Convegno Montagna Slow che si è svolto a Bard l’8 ottobre, segue due piccoli protagonisti, Claire e Julien, che prendono per mano i neo esploratori conducendoli in un viaggio durante il quale spiegano loro le esperienze vissute, e affrontano anche temi che riguardano i problemi del cambiamento climatico e di rispetto dell’ambiente. Claire e Julien sono la personificazione di come tutti possano ritrovare la loro dimensione di bambini grazie alla curiosità che un ambiente montano così importante può generare, poiché “tutti di fronte alla magnificenza delle vette valdostane torniamo a sentirci piccoli“, spiega Galliano.
Oltre al libro, che a breve sarà possibile trovare in biblioteca e nelle librerie valdostane, ha generato anche un progetto itinerante nelle scuole che, per il momento è partito in fase sperimentale all’istituto San Giuseppe di Aosta – scuola dove la co-autrice Garbolino insegna – gli incontri con i bambini hanno dato vita anche a canzoni e personaggi creati per rappresentare personalità valdostane e non legate alle montagne e alle Alpi come Jaques Balmat e Michel-Gabriel Pacard, entrambi protagonisti della prima ascensione al Monte Bianco nel 1786 con partenza da Chamonix. A breve, inoltre, il volume verrà presentato in diverse librerie del capoluogo e alla Biblioteca regionale.