Tre regine uscenti, 216 qualificate, 23 assenti: calcolatrice alla mano, domenica alla Croix-Noire arriveranno 196 bovine provenienti dai quattro angoli della regione, tutte alla caccia di un unico – ambito – premio: quel bosquet che ti cambia la vita.
Per quanto si cerchi di tenere il basso profilo, tutti gli allevatori che presentano una bovina ad una qualsivoglia eliminatoria hanno un sogno nel cassetto: arrivare alla penultima domenica di ottobre alla Croix-Noire, sovvertire ogni pronostico e fare il giro dell’arena a tarda sera tra gli applausi del pubblico. Con il bosquet al collo della propria regina, ça va sans dire.
Questo articolo, però, non è un concentrato di sogni, ma di ipotesi. Alcune possibili, altre improbabili, alcune forse decisamente farlocche. Però, quando mancano poche ore al rendez-vous con la finale regionale 2023 delle batailles de reines, era giusto “dare i numeri”, ovvero pubblicare un elenco delle bovine favorite per l’appuntamento di domenica 22 ottobre.
Per fare ciò abbiamo letto, riletto e riletto ancora gli appunti di un anno di combat, messo insieme idee bislacche e telefonate accorate: infine, scritto su tre fogli di carta i numeri. E visto che non eravamo contenti, per ogni categoria di peso abbiamo individuato una sorta di “griglia di partenza” con reine che partono in pole position e altre che domenica saranno metaforicamente in seconda e in terza fila.
La firma in fondo all’articolo è di una sola persona, ma il lavoro di campionatura e selezione delle favorite è frutto della collaborazione di molti (e per paura di dimenticare qualcuno, non si citerà nessuno). Un’ultima nota, prima di iniziare, perché è giusto ricordare quali siano i principali nemici di ogni regina invitata al gran ballo della Croix-Noire: in primis il peso – perché fallire l’appuntamento con la bilancia, tarata a 570 chili per la terza categoria e a 620 per la seconda, è un’autentica condanna – e in seconda battuta il fattore fortuna. Perché se si starà nella categoria dove si voleva stare, poi si pregherà affinché l’urna elettronica delle batailles possa fornire un tabellone benevolo.
Prima categoria, Caprice e Suisse su tutte
Iniziamo dal finale, perché la Regionale domenica terminerà con il combat più atteso, ovvero la finale per il titolo di prima categoria. Una finale alla quale in molti accostano due grandi protagoniste dell’ultima Regionale, ovvero Caprice di Livio Pervier e Suisse di Ymac Frassy e Marco Chamonin. Sono loro le “favoritissime” della vigilia (non ce ne vogliano i proprietari, la scaramanzia non è contemplata in questo articolo) e vestiranno rispettivamente i numeri 5 e 8 domenica. Numeri rossi, quelli delle reine di concorso: Caprice ha vinto a Pasquetta a Fénis, nel 2022 fu terza a Villeneuve, mentre Suisse si è imposta a La Salle (e l’anno prima fu reina a Courmayeur).
Suisse ha già vinto alla Croix-Noire, ma era l’interregionale (del 2019). E, dulcis in fundo, le due si sono già affrontate: alla finale 2022 Caprice e Suisse si incontrarono ai quarti di finale e a vincere fu la reina della collina di Aosta. Che poco dopo diede vita alla semifinale infinita con Maniana di Silvia Balicco e Joseph Patruno, terminata solo quando Livio Pervier decise di ritirare la propria bovina.
Due stelle: le tre stellette delle favorite vanno quindi a Caprice e Suisse, che dovranno però guardarsi le spalle. Ci sono infatti diverse altre reines che aspirano concretamente al bosquet. Briganda dell’azienda Verney (4), al pari di Caprice, è arrivata alla semifinale della Regionale 2022, dove fu sconfitta dalla futura reina Bataille di Angelo Martignon. A Aymavilles, questa primavera, ha bissato il successo di un anno fa a Buthier di Gignod. Se Briganda ha un palmares da leccarsi i baffi non può dire altrettanto Batisha di Angelo Letey (9), che ha vinto l’eliminatoria di Valpelline: prima qualificazione alla Regionale per lei, ma chi l’ha vista in azione a inizio maggio ancora ricorda la sua possenza e la sua facilità di aggredire l’avversaria. In seconda fila mettiamo anche Farinella di Piero Busso (25), che a differenza delle altre non avrà il numero rosso: a Issime ha perso la finale (contro Caprice di Joel Montrosset), ma arrivò all’ultimo atto senza energie. Ha avuto tempo di ricaricare le batterie e, siamo pronti a scommetterlo, vorrà migliorare il quinto posto dell’anno scorso. Infine, un numero un po’ a sorpresa, ovvero il 93 di Ceres di Barbara Bedin: seconda a Montjovet a metà marzo nel secondo peso, la vice regina dell’interregionale 2021 può giocarsi le sue chances anche tra i pesi massimi.
Una stella: in terza fila Mila di Gildo Bonin (3), reina a Sarre e reina pure a Chamonix all’Espace 2017. Nel 2022 non era arrivata alla finale regionale, l’anno di pausa potrebbe aver giovato. Altre due regine di concorso da segnalare, ovvero Strega di Rudy Baravex (10) e Bandit di Davide Bieller (11): la reina di Baravex, che ha dominato l’eliminatoria di Etroubles, ha la fortuna di aver già vinto alla Croix-Noire (secondo vitello 2021). Bandit ha vinto al Piccolo San Bernardo, migliorando il secondo posto di Gignod 2022: un anno fa non fu della partita alla finalissima, questa volta ci arriva in pompa magna. Davide Bieller punta parecchio anche su J’Ador (29), che non volle combattere la finale con Bandit ma che nel 2021 vinse l’interregionale. Attenzione pure a Tzunami di Gildo Vallet e Guido Marguerettaz (20), che a Montjovet è stata solo seconda, ma che sul suo percorso aveva incrociato la già citata Farinella di Busso e la solida Monella di Jimmy Dujany. E non dimentichiamo Victoire di Gildo Bonin (21), seconda a Sarre ma che nel 2019 vinse l’eliminatoria di Gressan e poi fu quinta alla finale regionale.
Le assenze pesanti: avremmo voluto puntare anche su altre reine, ma alcune delle possibili protagoniste non saranno domenica all’arena. All’assenza di Bataille di Angelo Martignon, regina uscente, si sommano quelle di Cardelleun di Piero Busso (combattiva della Regionale 2022, dove era considerata tra le favorite), della mastodontica Baghera di Maura Mochet e di Papillon di Claudio Berthod.
Seconda categoria, due new entry da tenere d’occhio
La seconda categoria è solitamente il peso più equilibrato, ma noi per togliere ogni dubbio puntiamo tutto sue due regine che domenica calpesteranno l’erba della Croix-Noire per la prima volta. Certo, manca la verifica che solo l’arena di Aosta sa dare a un’aspirante regina, ma siamo convinti che sia Berlin di Stefano Mosquet (88) che Mora di Dario Artaz (91) sapranno confermare quanto di buono fatto vedere rispettivamente a Valgrisenche e Antey. Le debuttanti hanno impressionato in due eliminatorie importanti, dove hanno vinto e attirato su di sé gli apprezzamenti degli addetti ai lavori.
Due stelle: difficile pronunciarsi sulla seconda categoria, così in seconda fila mettiamo quattro regine di concorso che hanno solleticato la nostra attenzione. Due arrivano dalla stalla di Gildo Bonin di Gressan e sono Breganda (76) e Guerra (84), prime rispettivamente a Sarre e al Piccolo San Bernardo. Breganda, seconda nel 2022 a Saint-Marcel, è stata quinta all’ultima Regionale, e pertanto è giusto tenerla in considerazione. Più vecchia, e pertanto da verificare alla distanza, Guerra, che alla Regionale vinse ma nel lontano 2017: nel 2018 uscì ai quarti per colpa di un corno rotto, nel 2019 vinse il titolo a Gressan. La carriera sembrava finita lì, invece è spuntata più forte che mai al Piccolo San Bernardo ad agosto: sarà verosimilmente la sua ultima Regionale, ma dubitiamo fortemente che Guerra voglia fare solo “passerella”.
Una stella: Guerra ha dalla sua un’esperienza decisamente importante, ma anche Bufera di Jean-Antoine Maquignaz (77) non scherza. Regina a Aymavilles, la decana delle regine di Valtournenche è alla sua settima qualificazione della carriera (tutte da regina di concorso, se non andiamo errati). Come Bufera vanno tenute d’occhio Belville di Michel Squinabol (90), regina di Charvensod e figlia di quella Brunie che fu vice reina regionale nel 2016; Texas di William Brillo (99), seconda a La Salle e regina a Quart nel 2022; Iena di Davide Squinabol (100), che dopo la vittoria a Saint-Christophe dell’anno scorso tornerà alla Croix-Noire come seconda classificata di Valpelline e pure Margot di Ugo Revil (105), combattiva del terzo peso alla Regionale 2021 quando fu regina della stessa categoria a Brusson. Scorrendo l’elenco delle terze classificate nei vari concorsi, vanno considerate pure Insula della società Laris (111), reina a Saint-Marcel 2022 e quinta all’interregionale 2019; Tzatagne di Luca Vuillermoz (117), quinta alla Regionale del 2022; Pistache di Frassy e Chamonin (137), che nel 2021 fu reina al Col de Joux e poi quinta alla Regionale.
Le assenze pesanti: anche in questo caso mancano all’appello regine più che qualificate, a partire dalla reina uscente Rubis di Massimiliano Garin. Tonnere dei fratelli Abram – che a Fénis stupì parecchia gente al suo debutto nei combats – e Belville dei fratelli Cunéaz (terzo titolo di concorso conquistato in tre anni, ma anche un terzo posto e un premio combattività alla finale regionale) sono sicuramente bovine che avrebbero potuto dire la loro domenica.
Terza categoria, l’assedio di Mourina e Fauvette alla reina uscente Falchetta
La terza categoria è l’unico concorso dove la reina uscente – Falchetta di Renzo Rosset (147) – difenderà il suo titolo, peso permettendo. Falchetta, vera e propria sorpresa del 2022, dovrà vedersela con Mourina dei già citati Gildo Vallet e Guido Marguerettaz (148), che alla prima sortita della carriera in quel di Montjovet ha vinto – o meglio, dominato – il concorso di terza categoria. Mourina è nipote di Moureun, la mastodontica reina regionale di prima categoria del 2018 che apparteneva allo stesso Gildo Vallet. L’altra favoritissima è Fauvette di Gildo Bonin (157), la regina del Piccolo San Bernardo: anche lei alla prima qualificazione, nel suo sangue scorrono i geni della madre Fleurette (reina regionale 2015) e di un toro di Bronne (reina regionale 2019).
Due stelle: abbiamo individuato, in questo caso, quattro regine di concorso che sono pronte a tutto per far saltare il banco. Iniziamo da Manda di Dario Bétemps (149) e da Baronne di Edy Gontier (150), vincitrici a Sarre e Aymavilles nella prima parte di stagione. Manda è già stata quinta alla Regionale scorsa (aveva vinto a Pollein), Baronne un anno fa si arrese solo a Falchetta nella finale che valeva il bosquet più ambito dell’anno. Poco prima, inoltre, Baronne aveva eliminato la regina regionale 2021 Reinetta di Gildo Bonin.
A Valtournenche Reinetta di Luca Vuillermoz (158) aveva conquistato il suo primo titolo della carriera: nel 2022 si era qualificata a Saint-Marcel con il suo ex proprietario Michele Bionaz, a riprova della qualità della bovina. Infine c’è Fleurette di Michel Fragno (163), reina a sorpresa a Charvensod: chi l’ha vista all’opera, però, garantisce per lei.
Una stella: attenzione pure a Moncler di Andrea Clerin (195), che a Issime è stata solo terza ma è già alla terza qualificazione della carriera (e a Issime aveva vinto nel 2021); a Perla dei fratelli Béthaz (210), terza a Valgrisenche a inizio settembre come pure alla Regionale 2022; e a Tiky di Ernesto Lazier (216), terza a Antey ma già capace di vincere un anno prima a Gressoney-Saint-Jean.
Le assenze pesanti: segnaliamo una sola bovina in questo caso, Sierra dei fratelli Meynet, che si era qualificata ad Antey e nel 2022 con Lo Tsantì era stata reina a Villeneuve. Per lei, come per le altre assenti, la speranza è di rivederle in arena nel 2024.