Oggi sono locali chiusi al pubblico, e per anni ci sono stati uffici e un bazar, ma per chi è stato bambino negli anni ’70 e ’80, il piano terreno del palazzo Cral ad Aosta era il tempio degli abiti che hanno indossato migliaia di valdostani. “Mente”, ma anche “braccia”, della boutique – perché era difficile non chiamarla così – Romano Ilario Canonico, morto mercoledì scorso a Savona a 88 anni.
Al fato non si comanda, ma è singolare che due nomi iconici del commercio cittadino (ieri era emersa la notizia della scomparsa di Edoardo Ostinelli) siano scomparsi a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Con loro se ne vanno esponenti di una generazione di imprenditori per cui le proprie aziende non erano solo business, ma anche servizio e disponibilità verso la clientela.
Il “brand” Canonico (al negozio di corso Battaglione se ne sono affiancati anche altri) ha indubbiamente lasciato un segno nel tessuto sociale della città, perché davvero in tanti hanno trovato la mise giusta per i momenti unici (quante spose e sposi sono passati in quei camerini) e per quelli lieti, come battesimi, compleanni, o altre occasioni in cui l’abito serviva a sottolineare l’importanza dell’occasione.
Le qualità imprenditoriali di Romano Ilario Canonico, che avevano un completamento naturale nella gentilezza e nella scelta di prodotti di qualità da proporre al pubblico, si riverberavano nell’apprezzamento che gli hanno sempre tributato amici e conoscenti, senza dimenticare i sette nipoti per i quali è stato un nonno grintoso e sorridente.
Oltre a loro, lascia la moglie Annamaria, la sorella Italia, i figli Corrado, Mario, Mariella e Beppe, nonché la cognata Luigina. Per chi volesse tributare un ultimo pensiero a Romano Ilario, una benedizione sarà impartita al Cimitero di Aosta venerdì prossimo, 27 ottobre, alle 15.30, ove le ceneri del defunto saranno tumulate nella cappella di famiglia.