Charvensod si prepara alla sua veillà: sarà un Traditèn a ritmo di musica

Venerdì 29 dicembre torna, dopo quattro anni, la veillà nel borgo di Charvensod. Cibo, divertimento e cinque diversi spazi musicali per tutti i gusti. Navetta gratuita dalla Torre Piezometrica di Aosta disponibile dalle 18 all’1 di notte.
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Dopo quattro anni di attesa, Charvensod si prepara a riaccogliere la sua veillà: venerdì 29 dicembre a partire dalle 18 torna Traditèn. Sarà un’edizione a ritmo di musica: è questo infatti il filo conduttore della lunga serata nel borgo di Charvensod, dove tsarvensolèn e tsarvensolentse si riuniranno per rivivere – rinnovandole – le loro tradizioni e farle conoscere anche ai tanti “ospiti” che arriveranno a vivere un grande appuntamento comunitario. Per rendere più agevole il loro arrivo, come sempre è messa a disposizione una navetta gratuita della Svap dalle 18 all’1 di notte che partirà dal parcheggio della Torre Piezometrica di Aosta e arriverà nel cuore della festa.

Il percorso a piedi, che parte dal forno di Château appena tornato a nuova vita e arriva fino al villaggio del Bourneau, sarà animato da stand enogastronomici nei quali verranno serviti minestrone, cotechino con patate, dolci e pane nero, ma soprattutto da musica per tutti i gusti. I partecipanti incontreranno infatti cinque spazi musicali: Passano gli anni, resta la musica, con Silvana Bruno and friends e il gruppo musicale TNT; le Traditions en musique dei Violons Volants, del Comité des Traditions valdôtaines, dei Trouveur Valdotèn e dei Pifferai; l’Evergreen con Rock Waves; On danse con L’Orage e il Traditèn lounge café e cocktail con Dj Roy.

“Fin dall’antichità la musica rappresenta un elemento di unione per le comunità, uno spazio di condivisione, di socialità, di gioia”, spiega Ronny Borbey, sindaco di Charvensod. “È un’arte ricca di contenuti e messaggi, ma anche molto immediata, che permette di cantare, ballare, divertirsi. Il covid ci ha impedito di godere di questo momento di aggregazione sociale per quattro anni, non vediamo l’ora di tornare a viverlo con il solito entusiasmo”.

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