22 suicidi nel 2023 in Valle d’Aosta, 57 i tentativi, oltre la metà di under 35

Nel 2024 sono già tre, di cui due da parte di under 35. Per l'Assessore Marzi non c'è "un reale incremento, ma la percezione del fenomeno è aumentata".
USL - Ex Maternità
Sanità

“Un fenomeno endemico” nella nostra regione “con un’incidenza sopra la media nazionale“. Al mese di febbraio sono stati già tre i suicidi avvenuti nel 2024 in Valle d’Aosta, di cui due da parte di persone sotto i 35 anni, nel 2023 i casi furono 22 (16 maschi e 6 femmine, 4 residenti e domiciliati fuori Valle) di cui 3 di età inferiore ai 35 anni e 10 con un accesso ai servizi di psichiatria. Dal 1999 al 2003 la media dei suicidi è stata superiore ai 20 casi l’anno, scendendo poi sotto i 20 casi dal 2004 a oggi (nel 2021 16 suicidi di cui 2 sotto i 35 anni e nel 2022 11 di cui 2 sotto i 35).

I tentativi di suicidio, con ricovero nel reparto di Psichiatria, sono stati 71 nel 2021 di cui 22 sotto i 35 anni, 57 nel 2002 di cui 19 sotto i 35 anni e sempre 57 nel 2023 di cui 37 sotto i 35 anni. 

“In assenza di un reale incremento, la percezione oggi del fenomeno è più sentita” ha evidenziato l’Assessore regionale Carlo Marzi, rispondendo a tre iniziative simili di Forza Italia, Lega e Pcp, “Probabilmente per una maggiore sensibilità di comunità”.

Da maggio 2022 la Valle d’Aosta ha avviato un progetto, istituendo un tavolo di lavoro trasversale. “La nostra regione è stata la prima in Italia ad avviare un’attività programmata su questo tema”. Fra le attività avviate, i primi interventi dissuasivi sono stati dedicati, così come suggerito dai familiari delle vittime, ai ponti di Introd e Avise. E’ stata poi avviata una campagna di prevenzione, con incontri aperti alla popolazione per superare lo stigma legato al fenomeno ed è stato affidato all’Università della Valle d’Aosta uno studio specifico. 

“Con il nuovo atto aziendale abbiamo rafforzato il Dipartimento della salute mentale, prevedendo un’apposita struttura” ha spiegato ancora l’Assessore.

Dai banchi dell’opposizione i tre proponenti delle iniziative si sono detti “fortemente preoccupati” per i dati presentati. “C’è bisogno di più sostegno, di centri diurni e di più cittadelle dei giovani” ha detto Mauro Baccega di Forza Italia VdA. “Non ritengo che le misure messe in campo siano efficaci, bisogna lavorare di più e con maggiore urgenza” la replica di Andrea Manfrin della Lega Vda. “Fra i più giovani sta aumentando il malessere, come si percepisce nel mondo della scuola, e bisogna prevenire” ha evidenziato invece la consigliera Minelli, chiedendo la partecipazione del mondo della scuola ai tavoli istituiti.

2 risposte

  1. La difficoltà maggiore è nell’indifferenza generale della comunità, delle istituzioni. (Tolta l’arma dei carabinieri).Il dipartimento di salute mentale fa il massimo e lo fa bene ma fuori il mondo è quello che è: indifferenza totale e mancanza di etica .

  2. Sanità maglia nera, suicidi massima percentuale per 100 Mila abitanti. Benvenuti in valle d’Aosta

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