Nel 127° anniversario dalla nascita del Tenente colonnello dei Carabinieri Edoardo Alessi, l’Arma e le istituzioni hanno reso omaggio all’ufficiale, venuto al mondo ad Aosta. La cerimonia si è svolta dinanzi all’abitazione del capoluogo regionale ove ha visto la luce Alessi, in via Porta Praetoria (ed anche una via, nel quartiere Cogne, lo ricorda).
Presenti il sindaco Gianni Nuti e il comandante del Gruppo Aosta dei Carabinieri, il tenente colonnello Giovanni Cuccurullo, sono stati gli appartenenti all’Associazione Nazionale dei Carabinieri, rappresentati dal presidente Primo Giorgio Musetti, a commemorare la figura di Alessi, insignito della medaglia d’argento al Valor militare.
In particolare, durante la cerimonia è stato proposto un ricordo della storia militare dell’ufficiale durante il secondo conflitto mondiale (fu paracadutista, anche in Africa) e della sua attività dopo l’armistizio, quale comandante partigiano. In particolare, nel febbraio 1945, il tenente colonnello Alessi, su richiesta del Comitato Liberazione Nazionale, assunse il comando della 1a Divisione Alpina Valtellina Volontari della Libertà.
Con il nome di battaglia “Marcello”, nelle ore notturne del 26 aprile 1945 (la Valtellina venne liberata appena due giorni dopo), mentre riposava con un suo aiutante in un casolare in provincia di Sondrio, Alessi cadde in un’imboscata e, durante un conflitto a fuoco, perse la vita, “immolando – come recita la motivazione della medaglia conferitagli – la propria vita nell’impari lotta contro l’oppressore per il riscatto della Patria”.
Una risposta
I Marescialli dei Carabinieri Pietro Buttiglieri e Michele Maurino hanno scritto una pregevole biografia del Tenente colonnello Alessi, intitolata: Un eroe valdostano. Il tenente colonnello dei carabinieri reali Edoardo Alessi” e pubblicata nel 2005 dalla Stylos editrice