“Stabilire la gratuità della vaccinazione anche a favore di coloro che aderiscano alla vaccinazione in ritardo, anche al di fuori delle fasce d’età”. E’ la richiesta che arriva dal consigliere del gruppo misto Claudio Restano, in occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sul papillomavirus del 4 marzo e la Giornata internazionale della donna dell’8 marzo.
Restano vuole porre l’attenzione del Consiglio regionale “sull’importanza della prevenzione e delle campagne di informazione per contrastare il papillomavirus, la più frequente delle infezioni a trasmissione sessuale, causa di 6 diversi tipi di cancro, tra cui il carcinoma della cervice uterina. Si tratta quest’ultimo di un tumore che, grazie a strumenti come la vaccinazione (l’unica, insieme al vaccino per l’epatite B, a proteggere dal rischio di contrarre il cancro) e lo screening, oggi possiamo non solo prevenire ma addirittura debellare, come dichiarato dall’Organizzazione mondiale della sanità nella “Strategia globale per accelerare l’eliminazione del tumore cervicale come problema di salute pubblica” del 2020 e dal Piano oncologico nazionale 2023-27.”
Secondo i dati in Italia “si ammala di tumore della cervice uterina circa 2.500 nuove donne ogni anno e che oltre 1000 donne perdano la vita, numeri non più accettabili. Da un’analisi presentata ieri dal Censis, risulta in calo il livello di conoscenza sia sul papillomavirus che sull’importanza di uno strumento salva-vita come la vaccinazione. Donne e uomini che spesso non sanno della possibilità di eliminare il rischio di contrarre un tumore grazie all’esistenza di strumenti di prevenzione efficaci e sicuri.”
Restano accogliendo “con grande favore la campagna “Hai pensato al vaccino?” lanciata questa settimana dalla Struttura di igiene e sanità dell’Azienda Usl, insieme alla Struttura di ginecologia e ostetricia Beauregard con l’obiettivo di fare prevenzione e, più concretamente, recuperare i giovani adulti valdostani non ancora vaccinati contro il Papillomavirus, limitatamente alla fascia di età 18-25 anni” invita però ad offrire la vaccinazione anti-Hpv non solo agli adolescenti “ma anche alla popolazione adulta – soprattutto alle donne in età fertile, come raccomandato dal Ministero della salute nella circolare “Vaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile” – rappresenta infatti una delle azioni chiave per contrastare la diffusione dell’infezione da HPV e realizzare l’obiettivo ultimo di eliminare il tumore della cervice uterina.”